mercoledì 15 Gennaio 25

Dieci le offerte per gli stabilimenti ex Ilva: “Ampia partecipazione all’iter di acquisizione”

Alla scadenza della mezzanotte del 10 gennaio, sono state tre le proposte per l’intero complesso e sette per singoli asset

I commissari straordinari di Acciaierie d’Italia e di Ilva, attualmente in amministrazione straordinaria, hanno comunicato che, entro la scadenza fissata per la mezzanotte di venerdì 10 gennaio, sono pervenute dieci offerte per l’acquisizione degli stabilimenti ex Ilva. Questa scadenza, inizialmente prorogata a dicembre 2024, ha consentito una partecipazione più ampia al processo di presentazione delle proposte.

Tra le offerte ricevute, tre riguardano l’acquisto dell’intero complesso aziendale. Queste sono state presentate dalla cordata composta da Baku Steel Company CJSC e Azerbaijan Investment Company OJSC, oltre a Bedrock Industries Management Co Inc e Jindal Steel International. Inoltre, ci sono sette offerte per singoli asset, tra cui quelle della cordata formata da CAR Segnaletica Stradale Srl, Monge & C. SpA e Trans Isole Srl, insieme a Eusider SpA. Altre proposte includono la cordata che unisce Eusider SpA, Marcegaglia Steel SpA e Profilmec SpA, oltre a I.M.C. SpA e Marcegaglia Steel SpA. Infine, una combinazione di Marcegaglia Steel SpA e Sideralba SpA ha presentato un’altra offerta, insieme a Vitali SpA.

Sebbene il termine stabilito non sia vincolante, eventuali proposte che dovessero arrivare dopo la scadenza saranno valutate solo se presentano condizioni particolarmente favorevoli. I commissari straordinari si prenderanno il tempo necessario per esaminare attentamente tutte le proposte ricevute, con un focus particolare sugli aspetti occupazionali, sulla decarbonizzazione e sull’entità degli investimenti. Un approccio che mira a garantire uno sviluppo sostenibile degli impianti e a tutelare al meglio i lavoratori coinvolti nel processo.

Secondo quanto riportato da Il Giornale, le offerte giunte per l’acquisto dello stabilimento siderurgico sarebbero lontane dagli 1,5 miliardi stimati dai commissari straordinari. Al momento, l’offerta più alta di circa mezzo miliardo di euro è stata avanzata da Baku. Come previsto dal bando, gli stessi possono decidere di non proseguire con la procedura di vendita e di iniziare le trattative dirette o chiedere ai soggetti interessati la creazione di cordate.

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