Lo comunica la società spiegando che “sopravvenute e non prevedibili esigenze impiantistiche determinano la necessità di incrementare il numero complessivo di lavoratori dei siti oggetto dell’istanza”
Acciaierie d’Italia chiede diampliare la proroga della cigs a 4.050 dipendenti, rispetto alle 3.062 unità ad oggi autorizzate. Lo comunica Adi nell’ “Istanza di modifica del programma Cigs” spiegando che “sopravvenute e non prevedibili esigenze impiantistiche determinano la necessità di incrementare il numero complessivo di lavoratori dei siti oggetto dell’istanza”. Adi ricorda il decreto con cui a marzo scorso era stata approvata per tutte le unità operative di Adi Spa in amministrazione straordinaria “la corresponsione del trattamento straordinario di integrazione salariale in favore di un numero massimo di 3062 lavoratori dipendenti” con decorrenza 01.03.2025 per la durata di 12 mesi, prorogabili”.
“Allo stato – viene puntualizzato – nello stabilimento jonico per sopravvenute problematiche impiantistiche, alla più risalente fermata dell’altoforno n. 5 (impianto – quest’ultimo – che rappresentava circa il 40% della capacità produttiva dello Stabilimento) e dell’altoforno n. 2, si è aggiunta l’interruzione dell’attività dell’Altoforno n.1. Ne consegue che attualmente è in marcia il solo Altoforno n. 4. Ciò sta comportando e comporterà la sensibile riduzione di produzione della ghisa, non compensabile con la marcia di AFO 4.La complessiva condizione produttiva illustrata determinerà, nell’unità produttiva di Taranto, una inevitabile riduzione del fabbisogno di risorse umane anche nei reparti a valle del ciclo integrale jonico ad esso connessi, con analogo effetto, a cascata, anche sulle restanti unità produttive della Società”. (ANSA)