“La protesta non si placherà fin quando non si avranno certezze sul recupero di quanto legittimamente le aziende avanzano e che hanno maturate lavorando”
“Non bastano le rassicurazioni verbali fornite dal governo sul salvataggio dei crediti dell’indotto: ciò che serve con assoluta urgenza è comprendere le modalità con le quali si intende garantire la copertura dei crediti vantati dalle imprese”. Così in una nota gli esponenti di Aigi, Associazioni Indotto Adl e General Industries, dopo le affermazioni del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Urso sul commissariamento dello stabilimento siderurgico dell’ex Ilva.
“Sono queste le ragioni per le quali continueranno anche nei prossimi giorni i presidi dei lavoratori delle aziende dell’appalto strategico ex Ilva dinanzi le portinerie dello stabilimento siderurgico così come deciso nel corso dell’assemblea di questa mattina. – Prosegue – La protesta non si placherà fin quando non si avranno certezze sul recupero di quanto legittimamente le aziende avanzano e che hanno maturate lavorando.
Aigi, nel frattempo, ha presentato proposte di emendamento al decreto varato dal Governo a gennaio scorso. Ben sette sono le pagine di richieste che mirano alla salvaguardia delle aziende dell’indotto e dei loro lavoratori. – Concludono – Ancora una volta Aigi richiama alla responsabilità invitando le due parti in causa a dichiarare quale sarà e se ci sarà un futuro per l’imprenditoria specializzata del territorio ionico”.