“Non è possibile perdere ulteriore tempo, al ministro chiediamo di assumere la massima responsabilità per una positiva conclusione della vertenza”
“Dopo la presentazione dell’ennesimo piano industriale di Jsw restiamo ancora scettici sulla credibilità e sostenibilità economica dello stesso. Riteniamo insufficiente l’apporto economico di 20 milioni di equity su oltre 143 milioni complessivi previsti dal piano. È stata ancora assente nella discussione odierna, la progettualità della Gsi in cui i lavoratori stanno attendendo da anni il rilancio della produzione. Stessa condizione è vissuta da Piombino Logistics per la quale ancora si dichiarano impegni e progetti, pari a 16 milioni, ma senza elementi di certezza. Infine, le condizionalità poste da Jsw per la realizzazione del forno elettrico rendono praticamente irrealizzabile l’investimento”. Lo dichiarano Guglielmo Gambardella, Segretario nazionale Uilm, e Lorenzo Fusco, Segretario Uilm Piombino-Livorno.
“A tutt’oggi la mancanza dell’accordo tra Jsw e Metinvest sulla ripartizione delle aree non consente di fare passi in avanti per la definizione degli accordi di Programma e la realizzazione degli investimenti per la tutela dei 1.500 lavoratori. – Proseguono Gambardella e Fusco – Abbiamo quindi chiesto l’intervento diretto del ministro Adolfo Urso per sbloccare questo stallo fra i due soggetti industriali. Nessuno può permettersi di mettere a rischio un rilancio economico e industriale atteso da anni nel comprensorio piombinese che potrebbe permettere anche il rilancio dello storico sito ex Magona”.
Attendiamo, dunque l’esito dei già pianificati incontri: quello previsto in serata fra MiMIT, Jsw e Metinvest e quello previsto nella mattinata di domani tra il ministro Urso e Sajan Jindal. Non è possibile perdere ulteriore tempo – concludono – al ministro chiediamo di assumere la massima responsabilità per una positiva conclusione della vertenza”.