L’esecutivo ha confermato l’intenzione di fare la propria parte e ha convocato le sigle sindacali per un nuovo incontro che si terrà entro fine anno
E’ durato tre ore l’incontro che si è svolto questa mattina, a Palazzo Chigi, tra una delegazione governativa e le sigle sindacali per parlare delle sorti dell’ex Ilva di Taranto.
“Quella del Governo sembra una resa – è il commento di Francesco Rizzo e Sasha Colautti dell’Usb – questo attendismo getta azienda nel baratro. Abbiamo chiesto al Governo di assumerne il controllo e di cacciare Arcelor-Mittal”.
Per i sindacalisti l’esordio del sottosegretario Mantovano è “emblematico della situazione: il Governo si deresponsabilizza dicendo che questa è una situazione che hanno ereditato, e che possono solo attendere l’esito del confronto con Arcelor Mittal, e capire in che modo questa è intenzionata a intervenire dentro questa crisi.”
Con una nota di Palazzo Chigi, l’esecutivo ha confermato “l’intenzione di continuare a fare la propria parte” garantendo la continuità aziendale. Inoltre, ha convocato le organizzazioni sindacali per un nuovo incontro che si dovrà tenersi entro la fine dell’anno.
“Siamo davanti ad un soggetto privato che ricatta tutti – ha precisato Usb – che sta compromettendo per intero una filiera strategica di questo paese, spegnendone il futuro. La politica è inerme e oggi è sembrata a tutti una resa della politica stessa. Anzi ci sembra che il Governo abbia ancora come prima ipotesi la riconferma della multinazionale, preso dal terrore di essere travolto dai contenziosi. Come USB davanti a questa debacle della politica non possiamo che continuare la mobilitazione, che dovrà assumere ulteriore intensità e convinzione”.
I leader di Fim, Fiom e Uilm (Roberto Benaglia, Michele De palma e Rocco Palombella) si rifiutano di scendere da Palazzo Chigi, dove si è tenuta la riunione sull’ex Ilva, fino a quando il governo non darà indicazioni sul futuro industriale del gruppo siderurgico. “Per noi la riunione del Governo non può finire con un ulteriore rinvio – ha detto Palombella – rimaniamo qui a Palazzo Chigi in attesa di avere spiegazioni dai ministri competenti sulle intenzioni del Governo per il futuro dell’ex Ilva”.