A Palazzo Chigi, dalle ore 19, si sta svolgendo il confronto tra la delegazione governativa e le sigle nazionali metalmeccaniche: non si esclude l’ipotesi dell’amministrazione straordinaria
In corso, a partire dalle ore 19 di oggi, il tanto atteso incontro tra la delegazione governativa e le sigle sindacali metalmeccaniche, durante il quale l’esecutivo nazionale prospetterà le alternative possibili sulla questione ex Ilva.
Dopo il disimpegno espresso da Arcelor Mittal in occasione dell’ultimo incontro e sul quale sembrerebbe esserci stato un dietro front negli ultimi giorni, appare sempre più possibile l’ipotesi dell’amministrazione straordinaria, sulla quale si era espresso anche, nei giorni scorsi, il sottosegretario al Mimit, Massimo Bitonci.
Intanto nello stabilimento siderurgico tarantino sta per iniziare un nuovo anno di cassa integrazione in deroga, grazie alla legge di stabilità del Governo Meloni: Acciaierie d’Italia, secondo quanto riferito dai sindacati, avrebbe già inviato la lettera che comunica l’avvio della procedura. Una scelta fortemente osteggiata dalle sigle metalmeccaniche: “E’ una decisione – scrive Uilm Taranto – che esclude la consultazione sindacale e lascia alla multinazionale il potere di utilizzare la cigs come un Bancomat”.
Una situazione delicata e complessa, resa ancora più difficile dalla stretta della banca sui crediti all’indotto, che ha spinto l’Associazione Indotto AdI e General Industries a denunciare al governo lo “strangolamento” economico a cui sono sottoposte da anni le imprese che orbitano intorno all’ex Ilva.
Ancora prima della riconversione degli stabilimenti, infine, è necessaria un’immediata iniezione di liquidità, che garantisca la continuità produttiva.