I Commissari Straordinari costretti a rivedere il piano industriale. L’Altoforno 2 non ripartirà e l’Afo1 si è fermato a maggio. Tempi di ripresa incerti per il più grande polo siderurgico d’Europa
La ripresa produttiva dell’ex Ilva di Taranto subisce un nuovo, pesante rallentamento. I Commissari Straordinari di Acciaierie d’Italia hanno comunicato la necessità di rivedere le tempistiche del Piano di Ripartenza a causa di criticità tecniche emerse negli ultimi mesi. La situazione più preoccupante riguarda l’Altoforno 2, trovato dai commissari in condizioni critiche al loro insediamento nel febbraio 2024. Le operazioni di svuotamento della ghisa residua, concluse solo a marzo 2025, hanno rivelato danni strutturali talmente gravi da renderne impossibile la riaccensione. I problemi, secondo i commissari, risalirebbero alla gestione precedente.
Il quadro si è ulteriormente complicato a maggio 2025, quando anche l’Altoforno 1 ha dovuto interrompere l’attività per problemi tecnici la cui entità è ancora in fase di valutazione. Una doppia battuta d’arresto che mette a rischio il piano di rilancio del polo siderurgico. I vertici dell’azienda hanno avviato le procedure per l’acquisto urgente dei materiali necessari agli interventi di ripristino, ma i tempi di approvvigionamento e riparazione restano incerti. La priorità, sottolineano i commissari, rimane la sicurezza degli impianti e dei lavoratori.