Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti ribadiscono la necessità di una proroga del finanziamento della TPWA e della clausola sociale per almeno ulteriori 18 mesi, permettendo la riqualificazione e il ricollocamento dei lavoratori in ambito portuale; le misure di sostegno, per gli ex TCT, scadranno il 31 marzo
Il tempo stringe per gli oltre 300 lavoratori ex TCT del porto di Taranto, le cui misure di sostegno scadono il 31 marzo.
Le segreterie territoriali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti di Taranto hanno chiesto un incontro urgente al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, alla luce dei pareri negativi ricevuti sugli emendamenti presentati in fase di conversione del DL Milleproroghe.
“Tale revisione – spiegano le sigle sindacali – ha come obiettivo di prorogare i termini e il finanziamento dell’Agenzia per la somministrazione del lavoro in porto e per la riqualificazione professionale dei lavoratori ex Tct, operanti nell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio”.
Nei giorni scorsi si era tenuto un incontro presso la sede della AdSP MI con le organizzazioni sindacali.
In quell’occasione, era stata ribadita la richiesta di una proroga non inferiore ad ulteriori 18 mesi (con un obiettivo auspicabile di 24 mesi), condizione necessaria per permettere la concretizzazione e la capitalizzazione degli investimenti da parte degli operatori economici che si stanno affacciando nell’area portuale ionica e, in particolare, i progetti nell’area ZES, che dovrebbero portare alla creazione di 600 posti di lavoro.
I sindacati rivolgono l’invito anche ai parlamentari di Terra Jonica: “L’obiettivo – conclude la nota congiunta – è di massimizzare la convergenza e analizzare congiuntamente tutte le eventuali misure di tutela alternative da mettere in campo per la platea dei lavoratori in questione”.