Slitta al 23 maggio la terza udienza preliminare sul disastro ambientale dell’ex Ilva. Il gup di Potenza dovrà decidere sull’ammissibilità delle nuove parti civili dopo l’annullamento della sentenza di primo grado
L’udienza preliminare del processo “Ambiente svenduto”, sul presunto disastro ambientale prodotto tra il 1995 e il 2012 dall’ex Ilva di Taranto, durante la gestione della famiglia Riva, riprenderà a Potenza il prossimo 23 maggio. Dopo averla fissata originariamente per questa mattina, per ragioni d’ufficio, il gup del capoluogo lucano Francesco Valente ha disposto lo slittamento della data della terza udienza (che era cominciata lo scorso 21 marzo, per proseguire il 4 aprile).
Il gup avrebbe dovuto sciogliere la riserva sull’ammissibilità al processo – ripartito da zero nel capoluogo lucano dopo l’annullamento della sentenza di primo grado – di nuove costituzioni di parti civili e sull’eccezione di immanenza, sollevata nella prima udienza, ossia sulla possibilità, secondo alcuni legali, di validare le costituzioni avvenute nel processo principale, poi annullato. (ANSA).