martedì 22 Ottobre 24

Morselli, ex Ilva: “Sono necessari investimenti fuori dalla fabbrica”

Per l’amministratore delegato di Acciaierie d’Italia sono quattro gli investimenti concordati dai soci. “Altrimenti siamo una cattedrale nel deserto e le cattedrali nel deserto muoiono”

“Gli investimenti in direzione territoriale, fuori dal sedime dell’acciaieria, sono investimenti necessari, altrimenti siamo una cattedrale nel deserto e le cattedrali nel deserto muoiono. Anche su proposta nostra i soci hanno concordato quattro investimenti”. Lo ha dichiarato al tavolo su Acciaierie d’Italia, ex Ilva, in corso al Mimit l’ad dell’azienda, Lucia Morselli. Lo riferiscono ad AGI fonti presenti al tavolo ministeriale. “Sono quattro operazioni – ha spiegato Morselli secondo le fonti -, un rigassificatore, per il quale abbiamo iniziato a lavorare e siamo anzi già a un terzo dei lavori in collaborazione con operatori internazionali e con il porto di Taranto. Per il prossimo anno termico contiamo di avere accesso diretto ai produttori di gas. Il secondo investimento è nell’economia circolare, con la loppa che è un sottoprodotto di altoforno, pregiatissimo però per i cementifici. Quindi ci impegneremo per far ripartire il cementificio che abbiamo, collegato allo stabilimento. È un’opportunità visto il fabbisogno di cemento che potrà essere utile anche per la ricostruzione dell’Est”. “Terza operazione – ha spiegato Morselli – un accordo con Falck Renewables: noi diamo loro l’acciaio e loro daranno a noi energia rinnovabile. Quarto: acqua. Ce ne serve molta e ci attrezzeremo per dissalare, risparmiando l’acqua dei fiumi della zona. Non sarà sulla terraferma ma off-shore, così sarà meno ambientalmente d’impatto. Cito da ultimo un altro aspetto: stiamo già usando plastica negli altoforni e quindi siamo una sorta di termovalorizzatore per la Regione Puglia”, ha concluso, secondo le fonti, l’ad Lucia Morselli. (AGI)

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