Il sindacato dichiara: “Ancora perplessità sull’applicazione del mansionario degli ausiliari”
“Ancora oggi non poche incognite e perplessità sta trovando l’applicazione del mansionario degli ausiliari della Sanitaservice di Taranto”
A comunicarlo è il coordinamento provinciale Usb Sanità: “A Martina Franca – precisa il sindacato – i dipendenti vengono incaricati di svuotare le buste della diuresi, così in altri punti della Provincia si continua con il trasporto secondario di sacche di sangue. A Taranto si chiede, a supporto degli operatori sanitari, di movimentare i pazienti in taluni reparti, si attiva un POOL per le urgenze specifiche, oggi esiliato chissà dove. Diversi operatori socio-sanitari sono stati allontanati dalle degenze, con mobilità nostrane, per eseguire in solitaria trasporti secondari sulle ambulanze o “trasferiti” in massa nei pronto soccorso e nei punti di primo intervento, col “trasporto” e “accompagnamento” dei pazienti lasciato alla società strumentale”.
“Gli oss riuniti in squadre – prosegue il coordinamento provinciale Usb Sanità – sono stati assegnati alle sale operatorie a svolgere compiti di rifinitura alberghiera, rispetto alla fortissima domanda di assistenza primaria alla cura della persona delle unità operative internistiche, di lungodegenza, della rete oncologica, unità chirurgiche e di terapia intensiva. A tal fine, si richiede il censimento e la mappatura degli oss, la sede e collocazione attuale degli stessi, la verifica della conformità degli attestati posseduti, il ripristino delle condizioni di equità nella distribuzione dei compiti. L’abolizione del mansionario ormai bandito”.
Per questo motivo il sindacato si chiede alla Regione Puglia, alla quale ha inviato questa nota, di avviare “un confronto urgente presso l’Asl di Taranto a tutela dei processi succitati, della sicurezza ed integrità dei percorsi di cura, del paziente e degli stessi lavoratori, laddove poi, effettivamente carente, urge lo studio del fabbisogno e l’attivazione di percorsi assunzionali trasparenti per tale figura, a norma di legge”.