martedì 22 Ottobre 24

Taranto, Casartigiani chiede chiarezza su crediti di imprese autotrasporto

“Le aziende sono stremate e non possono più aspettare: questa città sta morendo”

Casartigiani non comprende le ragioni per cui i commissari di Acciaierie D’Italia in amministrazione straordinaria hanno riconosciuto la maggioranza dei crediti, delle imprese di autotrasporto, come chirografari e non privilegiati. Così l’organizzazione sindacale di categoria ha scritto ai commissari Giancarlo Quaranta, Giovanni Fiori e Davide Tabarelli per chiedere chiarimenti.

Inoltre, è stato richiesto un incontro con i ministri Matteo Salvini (Infrastrutture e Trasporti), Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy), Marina Elvira Calderone (Lavoro e Politiche Sociali), Giancarlo Giorgetti (Economia e Finanze) e Raffaele Fitto (Affari Europei, Sud, Politiche di Coesione e Pnrr) per discutere come salvare le aziende di autotrasporto, dato che il mancato riconoscimento dei crediti comporta tempi più lunghi per ottenere liquidità.

“Siamo stanchi delle promesse. Vogliamo conoscere le reali intenzioni del Governo sulla salvaguardia delle aziende e delle famiglie coinvolte in questa vertenza, che sta avendo risvolti drammatici. Il tempo è nostro nemico e il mancato riconoscimento dei crediti condannerà molte piccole aziende”, dichiara il coordinatore regionale Stefano Castronuovo

Anche il rappresentante degli autotrasportatori Giacinto Fallone denuncia l’indifferenza delle istituzioni verso le poche aziende sopravvissute alla prima amministrazione straordinaria e che ora rischiano ulteriori fallimenti. “Oltre al danno, la beffa: l’Agenzia delle Entrate esige le cartelle esattoriali relative ai mancati incassi. Le aziende hanno ripreso a lavorare per dovere e responsabilità, come richiesto dai commissari e dal Governo, ma a distanza di sei mesi non abbiamo ricevuto alcuna garanzia sui crediti, sulla ripartenza, la produzione e il processo di decarbonizzazione del siderurgico. Le aziende sono stremate e non possono più aspettare: questa città sta morendo”, afferma.

Casartigiani ricorda anche che la Corte di Cassazione ha riconosciuto la prededuzione dei crediti con la sentenza del 4 luglio 2022, n. 21151, per crediti anteriori alla procedura, relativi a prestazioni necessarie al risanamento ambientale, alla sicurezza e alla continuità degli impianti produttivi essenziali. Nel 2019, la Cassazione ha stabilito che sono deducibili anche i crediti relativi ai trasporti in entrata e alle prestazioni postume necessarie alla sicurezza e alla tutela dell’ambiente e della salute, come previsto dal DPCM del marzo 2014.

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