La compagnia francese Cma Cgm, finora unico vettore regolare sullo scalo ionico, ha ufficializzato il trasferimento della tappa sud italiana da Taranto a Salerno
Il porto di Taranto perde il suo ultimo ancoraggio con il traffico container internazionale. La compagnia francese Cma Cgm, finora unico vettore regolare sullo scalo ionico, ha ufficializzato il trasferimento della tappa sud italiana del servizio Bora Med Service (BMS) da Taranto a Salerno, dove opererà attraverso il Salerno Container Terminal.
Il Molo Polisettoriale, dato in concessione alla società San Cataldo Container Terminal (SCCT) – controllata dal gruppo turco Yilport – si ritrova così completamente privo di traffico containerizzato. Nessuna nave, nessuna linea regolare: una situazione che sancisce l’uscita definitiva del porto pugliese dal network globale delle rotte marittime.
Il terminal, inserito anni fa in un progetto di rilancio ambizioso, non è mai riuscito a centrare gli obiettivi fissati nel piano industriale e negli impegni d’investimento legati alla concessione. Il mancato consolidamento dei traffici e l’assenza di nuove linee regolari rendono oggi la situazione ancora più critica. Se non arriveranno nuove opportunità – anche attraverso una diversificazione dei traffici – il futuro del terminal potrebbe essere seriamente compromesso.
Negli anni, alcune compagnie hanno effettuato scali occasionali a Taranto, ma nessuna ha mai scelto di restare. La decisione di Cma Cgm appare come il definitivo atto di sfiducia nei confronti dello scalo, che fatica a trovare una propria collocazione competitiva nel Mediterraneo.
L’arrivo del BMS a Salerno porterà nuovo traffico e conferma la capacità del porto campano di attrarre servizi strategici, in una fase in cui la logistica e i porti italiani si giocano un ruolo centrale nelle rotte euro-mediterranee. Taranto, invece, resta a guardare.
(Credit foto: M-Log)