martedì 15 Ottobre 24

Taranto, nasce il Comitato Indotto AdI e Grandi Industrie

“Nessuno strappo con Confindustria Taranto, che ringraziamo – spiega l’Associazione – ma avvertiamo la necessità di un’entità specializzata che difenda adeguatamente gli interessi degli associati”

Nasce il “Comitato Indotto AdI e Grandi Industrie“: l’associazione datoriale, costituitasi il 17 gennaio, ha ufficializzato le cariche votate dell’Assemblea, dando vita al Consiglio Generale composto da 14 membri ed eleggendo Fabio Greco e Nicola Covertino rispettivamente quali Presidente e Vice-Presidente.

Un Comitato formato dalle principali aziende dell’indotto tarantino, con 51 soci fondatori appartenenti a grandi realtà del settore e numerose adesioni ancora al vaglio.

Una decisione – spiega l’Associazione AdI e Grandi Industrie in una nota ufficiale – maturata nel tempo e determinata dal fatto che agli organi del comparto metalmeccanico della locale Confindustria è stato costantemente osteggiato ad esercitare adeguatamente il ruolo di rappresentanza in difesa degli interessi dei propri associati, generando la necessità di fare affidamento ad un’Associazione specializzata su tematiche particolari e complessi, derivanti dal rapporto tra realtà industriali di caratura nazionale ed internazionale e realtà locali”.

Nel documento si spiega che l’associazione, essendo “un’entità dedicata esclusivamente all’indotto ionico” potrà gestire adeguatamente le vicende legate ad AdI e alle altre grandi industrie, anche grazie “all’esperienza maturata nell’ultimo decennio” e alle “competenze e conoscenze specialistiche” da poter mettere al servizio delle imprese locali.

“Chiediamo subito investimenti per la tutela dell’ambiente, lo sblocco delle commesse al fine di consentire investimenti e manutenzioni, la stabilità di tutti i lavoratori delle imprese dell’indotto” – comunica l’Associazione, aggiungendo di essere già a lavoro per un incontro con la governance aziendale, il Comune, la Provincia di Taranto, la Regione Puglia e i parlamentari ionici.

Non c’è nessuno strappo – conclude la nota – solo la naturale e progressiva maturazione delle imprese di un intero comparto industriale che evolvono e danno vita ad una nuova associazione, ringraziando Confindustria Taranto per il supporto fornito fin qui”.

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