La Camera dei Lord? Il Bundesrat? Il Consiglio comunale di Taranto non teme confronti con alcun assemblea legislativa sparsa per il mondo. Il grande Totò avrebbe detto: “In questo manicomio accadono cose da pazzi”
Una Camera Alta dal profilo basso. Bassissimo. Peggiore, persino, del peggior sindaco della locale storia contemporanea. E va bene (si fa per dire!) che la politica sia finita da un pezzo, sostituita da iscritti in servizio permanente effettivo agli uffici di collocamento, da grumi d’interessi economici che nulla hanno a che fare con la delega elettorale, con ciò che si suole chiamare vincolo di rappresentanza, ma Taranto merita un ragionamento a sé. Suppletivo come solo i casi gravi, disperati ogni oltre ragionevole dubbio, necessitano. Nel Consiglio comunale della seconda città pugliese si verificano cose che ricordano un’esilarante battuta del grande Totò: “In questo manicomio succedono cose da pazzi”. Più il sindaco maltratta i consiglieri della sua maggioranza e più, questi, lo seguono con fare diligente. Più il sindaco disattende gli impegni presi con ciascuno di loro e più, sempre loro, lo difendono neanche fossero dei guardiani del tempio invece che semplici rappresentanti del popolo. Arrivando a votare il possibile, ma anche il probabile, pur di non scontentarlo. E mandarlo su tutte le furie.
Non esiste distinguo, contrappunto, critica appena velata nella maggioranza che siede in Consiglio comunale. Non esiste la politica nell’Aula Alta cittadina ridotta a bassorilievo delle nostre magre figure. Figurine che non completano – e mai completeranno – alcun album Panini. Scompare la dialettica, avanzano i dialetti. S’indebolisce il verbo, si rinvigorisce il soggetto. La polizza assicurativa del sindaco di Taranto è la sua assemblea legislativa. Non gli serve amministrare bene (amministra molto male; infatti); non gli serve essere coerente. Non importa se passa da sinistra a destra come si passa dal bicchiere ad una sorsata di vino. C’è la Camera dei Lord, il nostro Bundesrat, pronti ad azionare il salvavita. Saliamo sempre più giù a queste latitudini. Lungo la scala dei peggiori di sempre, il Consiglio comunale sopravanza l’Amerigo Melucci.