Grande nei numeri, piccola nel racconto politico-culturale. Nelle suggestioni non sporcate dalle chiacchiere giornaliere. La fotografia dell’Istat commentata da CosmoPolis
Taranto è la diciannovesima città italiana per numero di abitanti. Con i suoi 186.798 residenti risulta essere il terzo capoluogo di provincia del Mezzogiorno peninsulare, il secondo centro più popoloso della Puglia. E il sesto, se si considera complessivamente il Sud del Paese. Ma, tra le grandi città meridionali, è quella che ha la maggiore estensione per chilometri quadrati (249,40). Si estende, insomma, su una superficie più grande di Napoli. Di Palermo. Di Bari. Di Catania. Sino a quando l’Ilva, ex e post, produceva (e ammalava) a pieno regime, la provincia jonica esprimeva il Prodotto interno lordo pro capite più consistente della Regione. Se un’analista guardasse questi dati freddi, statistici, penserebbe di accostare il proprio sguardo – e la propria indagine scientifica – su una città ricca e opulenta. Di opportunità. Di storia. Di specifici presupposti economici. Di ben definiti percorsi culturali. Ma i dati presi da soli, sganciati dal racconto politico-giornalistico, dalla conoscenza conseguita all’università della strada, possono trarre in inganno. Condurti su una via sbagliata. Confondere il principio di realtà con l’immaginazione.
Taranto, poi, è da sempre inganno sottaciuto. Familiarizza con la contraddizione come si possa convivere, da separati in casa, con la propria moglie. Ama sprecare la sua immensa ricchezza con un coperto offertole ad una tavola calda. Non ha mai risanato il proprio centro storico, la città vecchia. Unico caso tra le grandi aree urbanizzate del Paese. Non ha mai avuto una sua autonomia universitaria, accontentandosi del poco dignitoso ruolo di succursale di Bari. Non ha un foglio informativo cartaceo pensato e realizzato in loco. Non può contare su un aeroporto aperto ai voli civili, a differenza di Bari, Brindisi e Foggia. Condivide, sempre con Bari, l’Autorità Portuale di Sistema in una sorta di duopolio strategico- marittimo (jonio-adriatico) che potrebbe tranquillamente essere ricondotto ad unità. L’autostrada preferisce fermarsi a Massafra, lambendola appena, e offendendola parecchio. La locale squadra di calcio non ha mai disputato un campionato di Serie A, pur potendo contare su un bacino di tifosi tra i più consistenti – e passionali – della nazione.
La grande Taranto dei numeri è una piccola Taranto del racconto politico-culturale. Delle suggestioni abortite subito dopo essere state pensate. Della chiacchiera che ci avvicini all’ora di pranzo, perché la giornata non appaia troppo lunga. Vitalino Brancati sosteneva che ci sono notti in cui “ti puoi innamorare oppure impazzire”. L’eterna notte di Taranto non ha mai dissipato il dubbio.