Gugliotti possibile presidente dell’Autorità portuale di Taranto ci ricorda una vecchia vignetta di Giannelli sul Corriere della Sera. La sua comprovata competenza – e conoscenza – sugli scali marittimi rappresentano una sicurezza per il prossimo futuro. Una garanzia certa. Lunga vita alla più importante infrastruttura dell’area jonica
L’eventuale nomina di Giovanni Gugliotti a presidente dell’Autorità portuale di Taranto ci ricorda una vecchia vignetta di Giannelli per il Corriere della Sera. Il disegno, satirico, parecchio divertente, raffigurava un bambino che interrogava sua madre dopo aver visto Emilio Fede dirigere il telegiornale di Rete 4. “Mamma – esordiva il pargolo – se Emilio Fede è arrivato a dirigere un Tg nazionale, io cosa potrò diventare nella vita?”. Bella domanda. L’interrogativo continua a perseguitarci, tale e quale, da alcuni decenni. Riguarda il tema complessivo della competenza, di come sia possibile coniugare incarichi pubblici e conoscenza nel nostro sconclusionato Paese. Promozione e meriti. Aspetti, questi, scomparsi dai radar della discussione pubblica subito dopo Tangentopoli. Si voleva moralizzare la nazione, non riuscendoci, e siamo finiti con il metterci sottobraccio, per camminare fianco a fianco, la modestia. L’improvvisazione dell’amichettismo. Preferendo l’uso sgrammaticato dei congiuntivi ai professori universitari. La plasticità dei social al sacrificio – e al sudore – del sociale. Il nostro declino s’iscrive in questa miopia suggestiva, irreale. Nella soluzione giudiziaria di problemi politici e culturali molto più complessi e compositi, resasi necessaria con la caduta del Muro di Berlino e la fine del ruolo di cerniera esercitato dall’Italia negli anni della Guerra Fredda.
Quali siano le competenze di Gugliotti, perché si possa pensare di promuoverlo alla guida della più importante infrastruttura che insiste sul territorio, non è dato saperlo. E’ un esperto di diritto internazionale marittimo? Di traffici negli scali portuali? Di mobilità transfrontaliera? Di transhipment? Di geopolitica economica? Qualcuno ci aiuti a capire, per favore. Sbrogli la matassa. Diradi la nebbia addensatasi all’orizzonte. Alfa Alfa è un tipo simpatico, sono anni che ne apprezziamo – e raccontiamo – le gesta politiche. E’ stato un modesto presidente della Provincia, un dimenticato sindaco di Castellaneta, un convinto promotore della candidatura di Musillo a sindaco di Taranto (sappiamo come andò a finire…). Da democristiano si è fatto, con l’incedere del tempo, leghista. A proposito di un certo meridionalismo che farebbe rivoltare nella tomba i Salvemini e i Rossi-Doria. Se dovesse andare in porto la sua soluzione al Porto, potremmo tranquillamente parlare di un fenomeno. Di uno che può tutto. Anche celebrare messa pur non essendo un Prete.