Presenze oltre un milione. Taranto rinasce grazie al turismo. Il sermone agostano del sindaco Melucci stride con i dati forniti da Puglia Promozione. Se torturi i numeri abbastanza a lungo confesseranno qualsiasi cosa
Marshall McLuhan sosteneva che il popolo è un numero angustiato da numeri. Da quelli comprovati, oggettivi, inoppugnabili. E da quelli slegati dai fatti, dalle scienze statistiche, che divengono altro. Mere opinioni, per esempio. Politichese misto a calura. Idee parziali ospitate a Ferragosto su pagine compiacenti e a corto di notizie. C’è insicurezza nei numeri. “Taranto rinasce”, sostiene il sindaco Melucci. La Terra Ionica rinasce (indovinata espressione, coniata alcuni anni fa, da Gianni Florido e dal collega Sergio Pargoletti). “Grazie al turismo e ad un milione di nuove presenze”. Urca. “Grazie al turismo esperienziale e lento”. Urca al quadrato. Se torturi i numeri abbastanza a lungo, confesseranno qualsiasi cosa alla fine. I dati di “Puglia Promozione”, pubblicati sul sito dell’Agenzia regionale, raccontano però un’altra storia. Le principali destinazioni relative al 2022 per incoming (arrivi) collocano sul podio Bari, Vieste e Lecce. A registrare poi gli incrementi maggiori, con oltre 10mila turisti in più rispetto al 2019, sono stati i comuni di Vieste, Ostuni, Monopoli, Ugento, Polignano e Gallipoli. Vieste, infine, con quasi due milioni di pernottamenti si classifica in vetta alla graduatoria regionale. Seguita da Bari e Ugento. Taranto non compare per niente in questa particolare classifica. Non figura neanche se giri testa in giù la medesima graduatoria. Anzi, no. Gli analisti di Puglia Promozione qualcosa, a proposito della città dei due mari, alla fine la dicono. L’andamento provinciale rispetto al 2019 evidenzia crescite turistiche per le province di Lecce e Brindisi mentre calano Foggia (-5%) e Taranto (-10%). Nella Puglia, insomma, che si classifica prima Regione del Sud d’Italia per incoming, superando di gran lunga Sicilia e Campania, Taranto non esiste. Il suo apporto è risibile anche alle voci di un bilancio regionale in forte espansione, grazie agli oltre 4,2 milioni di arrivi registrato lo scorso anno. A quale milione di nuovi turisti, quindi, fa riferimento Melucci nel suo sermone ferragostano? A quello calcolato nel settennato compreso tra il 2015 e il 2022. Peccato però che il sindaco ometta di raccontare come questo dato, fatta eccezione per la Bat, sia il peggiore tra tutte le province pugliesi. Il più deludente. In linea con una città, unico caso in Italia, a non annoverare un assessore alla Cultura. Nella Puglia Promozione ci sono purtroppo anche le retrocessioni. Se torturi i numeri abbastanza a lungo, confesseranno qualsiasi cosa. Appunto.