Il movimento denuncia l’ingiustizia che coinvolge l’Istituto Comprensivo A. Diaz e l’I.C. Marconi-Michelangelo, chiedendo un incontro urgente con la Provincia per tutelare il diritto allo studio degli alunni
Il movimento CON Laterza esprime con fermezza la propria contrarietà all’ipotesi di accorpamento delle istituzioni scolastiche locali, in particolare dell’Istituto Comprensivo A. Diaz con l’I.C. Marconi-Michelangelo di Laterza.
“Tale ipotesi, emersa durante il tavolo tecnico del 23 settembre scorso riguardante il Piano di dimensionamento scolastico per l’a.s. 2025/26, speriamo resti solo un’idea poco avveduta”, dichiara in una nota CON Laterza.
Nel verbale dell’incontro, convocato dalla Sezione Istruzione e Università della Regione Puglia, si legge che “la Provincia ritiene prioritaria la riorganizzazione delle istituzioni scolastiche di Laterza per un equilibrio territoriale”. Tuttavia, il movimento ritiene che l’accorpamento proposto sia ingiusto e privo di criteri oggettivi.
“In particolare, teniamo a sottolineare come Laterza vanti il più alto numero di studenti rispetto alle altre istituzioni scolastiche oggetto di riorganizzazione (quelle di Martina Franca e Manduria) e che basare un eventuale riassetto sul numero di abitanti di una comunità rappresenta un errore a dir poco marchiano.
Decidere di accorpare i Comprensivi penalizzerebbe ingiustamente entrambi gli Istituti, non tenendo conto dell’importanza e delle caratteristiche delle rispettive offerte formative, oltre a ledere gli interessi della comunità scolastica e del territorio di Laterza”.
Il Movimento CON Laterza chiede dunque un incontro urgente con la Provincia di Taranto e con tutti gli enti competenti, per discutere nuovamente della questione e trovare soluzioni alternative che rispettino l’equilibrio tra le istituzioni e il numero degli iscritti in ogni scuola.
“La nostra richiesta è chiara: tutelare il diritto allo studio dei nostri alunni e garantire che ogni decisione sia presa in modo trasparente e ponderato, evitando soluzioni che possano arrecare danni al sistema educativo del nostro comune”, conclude la nota.