“Che a tutelare gli interessi fossero importanti dirigenti del Comune appare una questione inquietante”
“Che la gestione degli appalti al cimitero fosse oggetto di interessi non sempre legali, poteva essere in verità facilmente intuibile. Che a tutelare questi interessi potessero provvedere anche importanti dirigenti del comune di Taranto appare invece una questione inquietante soprattutto se è confermata la correlazione tra questi dirigenti, alcune cooperative sociali vincitrici degli appalti e alcuni personaggi di spicco nella malavita organizzata locale”. Così il commento del consigliere comunale Gianni Liviano. “Lasciando ai giudici la valutazione delle eventuali illegalità commesse, il problema che ci riguarda è di carattere politico. – ha proseguito Liviano – Quando la politica è assente (come a Taranto succede) a governare è il mercato, lo scambio, la trattativa privata tra gruppi di interesse. Le deboli prospettive di sopravvivenza di questa amministrazione comunale sono, allo stato, interamente legate alle relazioni di domanda e offerta tra il sindaco e i singoli consiglieri comunali e nelle more dell’arrivo di oltre un miliardo e settecento milioni di euro sul nostro territorio, il rischio che la malavita organizzata si insinui nella gestione degli appalti è oggettivamente molto elevata. Per il bene della città e per tutelare se stesso, è opportuno che Melucci rassegni subito le sue dimissioni da sindaco di Taranto”.