martedì 22 Ottobre 24

Autismo, Perrini: “Potenziare i Centri di assistenza (Cat) nel tarantino”

“Necessario lavorare sulla corretta presa in carico, la diagnosi precoce e la collaborazione tra istituti scolastici”

“In questi anni come consigliere regionale ho più volte segnalato la precaria situazione che si registra nel Centro Territoriale per l’Autismo (CAT) dell’ospedale di Mottola dove i tempi di attesa sono particolarmente lunghi, a volte anche oltre sei mesi. La struttura è carente di personale idoneo e i moduli pre-scolari previsti non sono mai stati attuati lasciando le famiglie sole ad affrontare i problemi sanitari, ma anche di scolarizzazione e sociali”. A dichiararlo il vicepresidente della Commissione sanità e consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Renato Perrini, a seguito della sua richiesta di audizione dell’assessore alla sanità, Rocco Palese e dell’assessore al diritto allo studio Sebastiano Leo.

“Nella fattispecie è necessario potenziare le strutture pubbliche regionali in particolare nel versante orientale e occidentale di Taranto. – precisa Perrini – Tuttavia come da Regolamento regionale, ai CAT è attribuita la funzione dell’individuazione della diagnosi, a cui deve seguire obbligatoriamente l’elaborazione di un percorso terapeutico rispondente alle esigenze di ogni singolo paziente, ispirato ai principi di precocità, intensità ed aderenza alle ultime evidenze scientifiche. In particolare la carenza di psichiatri e neuropsichiatri infantili determina l’allungamento delle liste di attesa per la prima visita. Inoltre, il personale impiegato nel centro di assistenza territoriale è sottodimensionato e non consente una organizzazione stabile delle attività”.

Secondo il consigliere regionale è necessario lavorare “sulla corretta presa in carico, la diagnosi precoce, l’inclusione lavorativa e la collaborazione tra istituti scolastici e la rete di assistenza dedicata. Parallelamente serve attivare il corso di laurea in Terapia della Neuropsicomotricità dell’Età Evolutiva, presente in altre regioni, affinché sia presente all’interno degli istituti scolastici la figura del terapista”.

“Considerato che giungono diverse segnalazioni dalle famiglie dei ragazzi autistici di ogni età, costrette a ricorrere al privato con costi notevoli che non tutti possono permettersi è fondamentale pianificare e intervenire al fine di ridurre il forte carico di stress al quale sono sottoposti quotidianamente. – conclude Perrini – Vista l’importanza di questi Centri nell’assistenza agli autistici e alle loro famiglie, mi auspico che altri centri possano essere aperti sul versante orientale e occidentale del tarantino per venire incontro alle esigenze di tante famiglie che vivono in solitudine l’autismo.
Per questo ho chiesto l’audizione dell’assessore alla sanità, Rocco Palese, dell’assessore al diritto allo studio, Sebastiano Leo, per capire come il Governo intenda risolvere i problemi che ci sono”.

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