I consiglieri di Svolta Liberale denunciano l’inerzia dell’amministrazione Melucci: “Ogni problema delle donne, dal lavoro al deficit di servizi aggrava la quotidianità di madri e figlie”
La commissione Pari opportunità del Comune di Taranto è in stallo da oltre un anno e da quattro mesi è priva di una guida dopo le dimissioni della presidente Bianca Boshnjaku. A denunciare la situazione sono i consiglieri di Svolta Liberale per Taranto Mimmo Festinante, Francesco Cosa e Walter Musillo.
“L’amministrazione Melucci non ha ancora ritenuto necessario procedere alla convocazione della seduta per l’elezione della nuova presidente – accusano i tre consiglieri – Questo evidenzia la differenza tra l’essere chiamati a responsabilità di governo e il sentirsi padroni dell’istituzione”.
Il gruppo di opposizione sottolinea come le commissioni non debbano essere “contenitori istituzionali vuoti” ma luoghi di cooperazione e confronto. Sin dall’inizio della consiliatura, Svolta Liberale ha posto l’accento sulla necessità di programmi concreti per combattere le discriminazioni di genere, con particolare attenzione al tema dell’occupazione femminile.
“Abbiamo più volte evidenziato le tante discriminazioni che le donne subiscono, soprattutto al Sud e a Taranto – spiegano Festinante, Cosa e Musillo – L’assenza di lavoro è una delle più acute problematiche, per questo abbiamo suggerito politiche istituzionali volte a favorire l’investimento sull’occupazione femminile, che riteniamo essere l’investimento sul futuro di questo Paese”.
La critica si estende anche alla gestione dei servizi essenziali: “Non possiamo discutere della privatizzazione degli asili nido se non partiamo dalla consapevolezza che ogni problema delle donne, dal lavoro al deficit di servizi che aggrava la quotidianità di madri e figlie, inclusa la piaga della violenza di genere, chiama in causa la politica dell’amministrazione pubblica e incide sulla qualità della democrazia”.