“La politica vera è svanita e c’è poco da gioire per essere riuscito a rimanere incollato alla poltrona, ci sarebbe invece da domandarsi come si sia riusciti a disperdere un consenso enorme”
“La maggioranza non c’è. Non c’è nei numeri e non c’è in aula. L’immagine odierna della massima assise cittadina lo dimostra chiaramente: presenti solo l’opposizione ed il presidente del Consiglio comunale”. Lo affermano Anna Filippetti e Giuseppe Tursi, segretaria provinciale e segretario cittadino del Pd Taranto, a seguito del consiglio comunale sulla mozione di sfiducia presentata nei confronti del sindaco Melucci.
“La città è di fatto in mano ad un manipolo di gente che ha a cuore unicamente il proprio bene e non quello della città. Non bastano 1000 manifesti per nascondere il nulla politico di chi pensa al suo stipendio senza vergogna e senza più l’appoggio di chi ha dato loro l’onore e l’onere di amministrare, e cerca goffamente di nascondere il tutto inventando una insana quanto gratuita lotta tra campanili. – Sottolineano – La maggioranza decide di disertare la mozione di sfiducia denotando grande mancanza di rispetto verso un momento importante della vita amministrativa e verso i cittadini che meritavano di assistere ad una discussione trasparente e democratica.
Dopo aver blindato con incarichi ad personam i numeri risicatissimi che gli consentono di conservare la fascia tricolore, Melucci ascolta compiaciuto l’orchestra che suona, mentre la sua amministrazione prende in pieno un iceberg dopo l’altro. – Si legge nella nota – Questa non è politica, la politica vera è svanita e c’è poco da gioire per essere riuscito a rimanere incollato alla poltrona, ci sarebbe invece da domandarsi come si sia riusciti a disperdere un consenso enorme, a sbriciolare una intera coalizione e a perdere la fiducia dei partiti e dei cittadini in così poco tempo. – Concludono Filippetti e Tursi – La festa non è finita, così Melucci ha legittimato ogni strumento possibile previsto dalle norme per salvare la democrazia in città”.


