Si dimette il Capo di Gabinetto del Comune di Taranto. Lascia la nostra Greta Thunberg, nonostante la casa minacci di andare in fiamme. Sono sempre i migliori ad andare via
Lascia il Capo di Gabinetto del sindaco di Taranto. Lascia Greta Marraffa, il più Capo dei Capi di Gabinetto. Lascia la nostra Greta Thunberg, nonostante la casa minacci di andare in fiamme. In Provincia, al Comune, all’associazione dei cultori del tartufo: ovunque si fosse reso necessario nominare un Capo di Gabinetto in questi anni, occupare un posto resosi vacante, avremmo potuto chiedere a lei di sacrificarsi per la causa. D’immolarsi per il bene pubblico. Di fare un passo indietro per compierne, subito dopo, due in avanti. La sua professionalità, al pari di un elastico, si allungava da un ente all’altro. Al di qua e al di là del Ponte Girevole, il problema non sussisteva. Lascia per intervenute esigenze lavorative che attengono la sua formazione.
“Pur riconoscendo l’inestimabile valore del servizio per cui ho assolto le mie funzioni – scrive nella lettera di dimissioni – ritengo sia giunto il momento di rimettere a sistema le mie competenze in altri contesti e di esplorare nuove e gratificanti opportunità”. Da domani Taranto sarà più povera; e, il sindaco, più solo. Si preannunciano giorni di tristezza collettiva, ad andarsene per cercare fortuna altrove sono sempre i migliori. Taranto Crea (lista per la quale si candidò alle scorse amministrative con scarsissimi risultati) e poi distrugge. Fa e (dis)fa senza soluzione di continuità. Tutti gli uomini del presidente, adesso, potranno scaldare i motori. Sono in tanti a scalpitare per prendere il suo posto. Ma nessuno è come lei, come Greta. Con(G)reta sino alla fine.