Se il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, saluta con soddisfazione l’approvazione definitiva del decreto legge da parte della Camera, di parere opposto il coordinatore regionale del M5S Puglia, Leonardo Donno: “Il Governo volta le spalle a Taranto”
“Così lo Stato torna in campo. Con l’approvazione, ad ampia maggioranza, del decreto Ilva sono state poste le condizioni per il rilancio industriale, ora tocca all’azienda: investimenti, produzione, occupazione. Non molliamo. Insieme si può”.
Queste le dichiarazioni del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a margine della votazione definitiva del Dl ex Ilva da parte della Camera dei deputati, avvenuta questa mattina: con 144 sì, 16 astenuti e 103 no il decreto legge contenente “Misure urgenti per impianti di interesse strategico nazionale” riceve l’approvazione definitiva.
“Il Governo sta legittimando la libertà di inquinare impunemente e di mettere a rischio la vita dei cittadini di Taranto – ha dichiarato Leonardo Donno, deputato e coordinatore regionale M5S Puglia, durante la dichiarazione di voto in Aula – Avevamo chiesto di abolire lo scudo penale, di destinare le risorse pubbliche al finanziamento di investimenti ecosostenibili, di ripristinare il vincolo del finanziamento pubblico al dissequestro degli impianti, di definire un accordo di programma che preveda la realizzazione di impianti ecosostenibili. Abbiamo chiesto anche di introdurre una valutazione integrata dell’impatto ambientale e sanitario, di prevedere la riduzione dei limiti degli inquinanti. Abbiamo chiesto di fornire tutele per i lavoratori, per le imprese dell’indotto e per l’intero territorio, e di tutelare i nuovi poveri, ovvero i lavoratori dell’ex Ilva. Il governo non ha accolto neanche una di queste richieste, scegliendo di calpestare un territorio che ha bisogno delle Istituzioni al loro fianco, mentre voi invece voi gli voltate le spalle”.