“Non si speculi sulle politiche passate riguardanti il siderurgico: nessuno può dirsi esente da responsabilità”
“Ringrazio il Presidente Matteo Renzi per l’accoglienza che mi ha riservato all’assemblea nazionale di Italia Viva quest’oggi a Roma, ma soprattutto per l’attenzione che ha voluto tributare a Taranto, alle sue battaglie e alla sua risalita”. Inizia così la nota a firma del sindaco di Taranto Rinaldo Melucci nella giornata di ieri nella Capitale per partecipare al congresso di Italia Viva nel corso del quale il primo cittadino ha ricevuto un incarico negli organismi direttivi. A tal proposito il primo cittadino ha voluto ringraziare il leader del partito per “la possibilità di occuparmi a livello nazionale, da riformista, di deleghe come la transizione giusta europea e l’economia del mare, mi consentirà di rafforzare gli interessi della comunità ionica nelle sedi parlamentari, di consolidare le politiche del partito nella direzione della decarbonizzazione e dello sviluppo sostenibile. Una iniziativa che avevo già promosso, come noto, nella mia precedente esperienza partitica”.
Il passaggio di Melucci nell’entourage renziano non è stato indolore, catalizzando diverse critiche. “Chi oggi specula a livello locale su questo desiderio di libertá, su questo rinnovato entusiasmo, su questo slancio verso una politica di alto respiro,- dichiara Melucci – dovrebbe limitarsi ai fatti, dovrebbe valutare le azioni concretamente compiute dalla mia amministrazione sul territorio”.
Malgrado il silenzio degli tempi ora il primo cittadino torna a parlare della vertenza Ilva e del dramma occupazionale e ambientale. “Non si può negare come sulla questione Ilva in tutti questi anni spesso si sia speculato sulla disperazione delle persone, senza apportare alcun tipo di contributo reale alla causa.- precisa ancora – Abbiamo assistito a formule risolutorie approssimate, come se per risolvere la dicotomia che attanaglia questo territorio e che contrappone, erroneamente, la salute al lavoro, fossero sufficienti narrazioni fantasiose e metodi sbrigativi. Sull’ex Ilva, l’ Amministrazione comunale, nel perimetro dei pochi poteri riconosciuti dalla legge, é intervenuta con vigore con ordinanze sindacali e numerose prese di posizioni nette sul futuro economico e la necessità di diversificazione industriale in questo territorio”.
Sul suo impegno all’interno del partito Melucci chiosa: “Io lavorerò insieme a tanti altri amministratori locali, perché Italia Viva possa diventare in breve tempo quella metamorfosi positiva della politica italiana, che tra gli estremi della irrealizzabile decrescita felice e la deleteria conservazione dell’economia dei fossili, costruisca nel mezzo le risposte innovative per garantire la giustizia intergenerazionale e l’inversione del declino nel nostro Paese. – Conclude – Occorre rimettere al centro dell’agenda nazionale e comunitaria le vicende di Taranto. Simili iniziative politiche possono restituire il giusto protagonismo alla nostra comunità”.