martedì 17 Settembre 24

Giochi, il Governo tergiversa ancora sui decreti attuativi

La Corte dei Conti giudica positivo il lavoro svolto sin qui dal commissario Ferrarese. Peccato che a Roma dormano. Senza le coperture finanziarie nessun potere sostitutivo potrà bandire le gare e assegnare i lavori

Permangono alcune criticità; emergono, al tempo stesso, significativi segnali di miglioramento. La Corte dei Conti, mediante il Collegio di controllo, ha analizzato il quadro complessivo di avanzamento degli interventi legati ai XX Giochi del Mediterraneo. Secondo la magistratura contabile, l’evento che si terrà a Taranto nell’agosto del 2026 alterna zone d’ombra a lampi improvvisi di luce. Ai ritardi atavici, al molto tempo andato colpevolmente perduto, si frappongono note positive delineatesi nell’ultimo periodo. Tra queste, sicuramente, i poteri sostitutivi esercitati dal commissario Ferrarese nella realizzazione di alcune opere, la stipula di convenzioni con società partecipate pubbliche e la previsione di una piattaforma dedicata al controllo circa l’avanzamento dei lavori.

La Corte dei Conti, però, ha focalizzato la sua attenzione sui fatti del recente passato. Dalla sua analisi non si evince alcun giudizio sul presente. Sul fatto, per esempio, che il Governo non abbia ancora prodotto i decreti attuativi per poter istruire le gare e assegnare gli appalti. Senza le garanzie finanziarie, il costante lavoro del commissario di tutti questi mesi rischia di essere vanificato. Senza soldi, insomma, non se ne cantano messe. Cosa si aspetti ancora da Roma per poter procedere in maniera definitiva, giunti a questo punto, è un mistero. Neanche tanto buffo.

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