di Angelo Nasuto
Problema mercato settimanale. Il primo cittadino di Massafra studia novità in grado di accontentare ambulanti e residenti
Il sindaco si mette già all’opera. Nella giornata di martedì 18 giugno il nuovo primo cittadino appena eletto Giancarla Zaccaro si è fatta un giro di perlustrazione nel mercato settimanale, notando alcune anomalìe nella sua disposizione. Manco a farlo apposta qualche giorno fa è stata protocollata una lettera indirizzata proprio al sindaco, ad opera di un cittadino massafrese, residente nel quartiere sant’Oronzo in via Borsellino n°20, che vorrebbe porre fine ai disagi di questi abitanti, i quali da anni sono alle prese con l’annosa problematica del mercato settimanale.
Ogni martedì mattina muoversi liberamente per loro è ormai un’impresa ardua, soprattutto dopo l’ultima novità: i precedenti amministratori, prima di lasciare le redini ai successori, hanno operato una piccola variazione sui posti dei venditori ambulanti, con 4 nuovi posti assegnati ad altrettanti mestieranti, che erano scontenti del proprio posizionamento, collocato giù nella “zona tubi”. La nuova collocazione li ha riportati nelle strade più centrali del quartiere, a ridosso di alcuni condomini, che però hanno difficoltà di movimento nelle azioni quotidiane, tra cui quelle di entrata e uscita dai propri garage. Senza pensare alla mancanza di privacy e di una veduta più ampia e decorosa dalle proprie finestre.
Dopo la “visita” di ieri il sindaco senza indugio ha disposto con urgenza il nuovo spostamento di questi posti di concerto con il Comandante della Polizia Locale Mirko Tagliente, concedendo maggiore agio ai condomini che risiedono in via Paolo Borsellino. Per altro le nuove assegnazioni targate Zaccaro non condannano a grandi spostamenti gli ambulanti, i quali si sposteranno di qualche metro.
Dunque la nuova amministrazione vuole dare subito un’immagine di prontezza ed efficacia di intervento e proprio in queste dinamiche si possono notare le prime concrete dimostrazioni. È lo stesso quartiere sant’Oronzo che andrebbe comunque “attenzionato” perché attanagliato da anni dagli schiamazzi della movida giovanile. Ora che è arrivata l’estate 2025 la questione si ripresenta; e si ripresentano i problemi di vivibilità e quiete pubblica lì.
La questione riguarda il decoro e la pulizia della aree lasciate puntualmente piene di rifiuti da chi consuma lì cibi e bevande. Poi c’è il problema della sicurezza, minacciato dagli stessi giovani che si radunano là con veicoli, auto e moto che sfrecciano all’impazzata, creandosituazioni di pericolo per l’incolumità dei passanti. Infine i residenti temono un’altra estate di notti insonni per il vociare delle comitive che ormai si radunano in gran numero nella famosa “zona dei tubi”.
Sempre il sindaco promette di avvertire in primis le forze dell’ordine, Polizia Locale e Carabinieri per una maggiore vigilanza dell’area. E successivamente poter pensare di porre alcune videocamere che rilevi possibili reati o ingressi nel quartiere con i veicoli fuori dall’orario consentito (c’è un divieto di accesso dalle 19 fino alla mattina dopo che andrebbe rispettato). La problematica è di natura sociale e coinvolge le nuove generazioni, le quali preferiscono radunarsi in angoli bui e remoti della città lontano dal centro, invece che sfruttare piazze e spazi cittadini urbanizzati di cui la città è dotata. Ma anche qua va data una precisa impronta di intervento, per dimostrare efficacia politico amministrativa.