“Renzi è amico dei petrolieri sauditi, delle lobby del fossile e simpatizzante del nucleare”. Su ex Ilva: “Non crediamo alla decarbonizzazione, siamo per la chiusura dello stabilimento”
“La nostra storia politica in questa città, ci pone in netto contrasto con il partito di Renzi, autore dei famosi decreti Salva-Ilva e del primo scudo penale, oltre a tutta una serie di riforme: dal Jobs Act, alla Buona Scuola, dalla riforma costituzionale allo Sblocca Italia, passando dalle trivelle, tutti provvedimenti contro cui ci siamo opposti e battuti strenuamente. Ricordiamo al Sindaco di Taranto, che non può portare in dote, sul palco del congresso di Italia Viva, una intera città né tantomeno il partito dei Verdi”. Inizia cosi la nota a firma del consigliere Comunale di Europa Verde Taranto a proposito del recente passaggio del primo cittadino nel partito renziano.
“Ricordiamo inoltre, che la nostra posizione su Ilva, non è mai cambiata, siamo per la chiusura di quello stabilimento. – precisa Lenti – Non crediamo alla decarbonizzazione dell’Ilva, all’acciaio green prodotto con idrogeno, e lo abbiamo dimostrato con numeri e dati alla mano, che richiederebbe altri dieci anni di sacrifici ed ingenti investimenti economici, in una città già abbondantemente sacrificata sull’altare del profitto. Siamo ancora il partito che crede nella decrescita felice e nell’immediato abbandono delle fonti fossili. Non si può dire la stessa cosa della visione politica di Matteo Renzi, amico dei petrolieri sauditi, delle lobby del fossile e simpatizzante del nucleare. Noi non abbiamo “ideologicamente l’idea che Renzi sia pro-Ilva e contro Taranto” come ha riferito il Sindaco all’assemblea di Italia Viva, ma ne abbiamo la certezza assoluta, dettata dall’esperienza passata sulla pelle dei cittadini, dei nostri iscritti, delle tante battaglie fatte durante il suo governo”.
Sul sostegno futuro al primo cittadino in seno all’Assise comunale Lenti puntualizza: “Esprimiamo forte preoccupazione per il futuro equilibrio della maggioranza, che, con l’ingresso di questo “centro” che a livello nazionale guarda sempre più a destra, possa riflettersi anche a livello cittadino andando a snaturare del tutto la coalizione di centro-sinistra che ha vinto le elezioni”.
In merito all’Assessorato all’Ambiente il consigliere chiarisce: “Sfrutteremo la delega da lui affidataci, per affrontare non solo una serie di problemi che attanagliano la città, dal decoro urbano ai rifiuti, passando dal nuovo contratto di servizi e dal risanamento dell’Azienda partecipata Amiu che deve restare pubblica e non privata, ma che contrasteremo proprio quelle politiche che il partito di Matteo Renzi porta avanti a livello nazionale. Porteremo subito in Giunta ed in Consiglio Comunale, nel giro di pochi giorni, provvedimenti tesi all’opposizione di eventuali nuove opere impattanti sul territorio: dall’apertura dell’ipotetico inceneritore, a nuove fonti di approvvigionamento energetico con combustibili fossili o grandi opere inutili, quali rigassificatore o dissalatore”.
Ed infine: “Chiediamo al Sindaco, di interloquire con il governo ed utilizzare quei fondi che citava sul palco, destinati a Taranto, non solo per diversificare le alternative economiche in città, ma per creare un gruppo di lavoro, anche in vista del nuovo Pug, che possa programmare e progettare lo smantellamento di quegli impianti e la riqualificazione e le bonifiche di quei terreni, reimpiegando la forza lavoro già esistente, restituendo l’area dell’Ilva che è oramai al capolinea, alla città, invece di continuare a sperperare inutile denaro pubblico nel tentativo di tenerla in vita. È questa l’unica transizione giusta che conosciamo per la nostra città”.