Dopo lo sfogo di Marti, è il turno dell’ex assessore Fabrizio Manzulli, che sui social traccia un bilancio della sua esperienza nella Giunta comunale
“Sono tarantino e da anni vivevo e lavoravo fuori Taranto, quando dopo decenni mi era arrivata l’ eco di una Taranto che si risvegliava dal torpore”.
Dopo lo sfogo di Fabiano Marti, è il turno di un altro ex assessore dell’amministrazione Melucci, Fabrizio Manzulli, che sui social parla della conclusione della sua esperienza nella Giunta comunale.
“Sono entrato in questa amministrazione in punta di piedi nel 2020 – scrive sul suo profilo Facebook lex vice sindaco – ho avuto l’onore di collaborare da tecnico con un team che lavorava intensamente tutti i giorni per costruire una Taranto diversa. All’apice del consenso e della produttività quella squadra finì anzitempo il suo mandato e invece di crollare e demoralizzarsi si rimboccò le maniche e ripartì con più convinzione di prima, ripartendo dall’analisi dagli errori commessi. Il più importante era quello di non aver posto la dovuta attenzione alla fase politica e talvolta ad alcune relazioni istituzionali. Ma imparata la lezione arriva la vittoria schiacciante del giugno 2022”.
“Da quel momento in poi – racconta Manzulli – quella che doveva essere una strada in discesa, diventa una strada tortuosa, piena di insidie fino a diventare una scalata ripidissima”.
“In questi 19 mesi – spiega l’ex assessore – ho continuato a lavorare duramente per concretizzare quall’azione di cambiamento nei campi dell’ innovazione, dello sviluppo economico sostenibile, del turismo, della cultura, dell’arte, creando laboratori che servissero a dare slancio alla nostra economia ed alle nostre energie più giovani, progetti internazionali come Calliope dedicato alla salute pubblica ed alla tecnologia, le startup finanziate e accelerate fondate da giovani Tarantini, la crescita delle iscrizioni alla nostra Università, i sostegni alle attività produttive, la valorizzazione della risorsa mare e dei nostri mitilicoltori, il.progetto T.R.U.st. che ha reso Taranto conosciuta nel mondo come una capitale della street art, tutte azioni sostenute grazie al recupero di fondi comunitari, nazionali e regionali senza gravare sulle tasche dei nostri contribuenti. Risultati raggiunti capaci di generare scintille per creare nuova economia ed una nuova classe dirigente a cui lasciare il testimone”.
“Qualcosa però- afferma Manzulli – purtroppo si è irrimediabilmente inceppato. Ma la passione per la politica, per la città per là buona amministrazione, quella non solo non si è sopita ma anzi è ancora viva dentro di me”.
L’ex vice sindaco, tuttavia, dice addio al mondo della politica: “Continuerò a lavorare in questo virtuoso percorso anche da semplice cittadino. La politica si può continuare a farla in mille forme e modalità e io continuerò a farla con gli amici di sempre e con nuove energie e professionalità che vorranno condividere un percorso di costruzione”.
In chiusura, un ringraziamento “per questi anni in cui ho imparato tantissimo. Grazie per i consigli, gli spunti, le idee, le critiche, le pacche sulla spalla, i rimproveri”.