giovedì 1 Maggio 25

Massafra, il centrodestra pensa a Fisicaro

di Angelo Nasuto

Le forze moderate punterebbero sull’ex consigliere di Di Pietro per tornare al governo della cittadina alle porte di Taranto

La nebbia massafrese presto si dissolverà e la situazione elettorale della Tebaide ancora molto ingarbugliata presto si definirà. La settimana prossima è attesa per una definitiva e ulteriore chiarificazione dei vari schieramenti in campo: di certo non sorprenderà un panorama molto “frastagliato” con tanti attori che si muovono in prima fila, dopo tanti mesi di mosse tattiche condotte nelle retrovie.

Il primo gruppo partitico a cui porre attenzione è il centrodestra, che a Massafra vuole rifarsi dopo ben due turni del voto che lo ha visto soccombere: una vera rarità che, da quando esiste il doppio turno con elezione diretta del sindaco, non è mai accaduta nella cittadina jonica. Anzi diremo di più: dagli anni ’90, dal cosiddetto avvento della seconda Repubblica, a Massafra ha sempre prevalso il centrodestra, con Forza Italia come primo partito, che faceva la parte del leone. Tutto ciò fino all’arrivo nel 2016 del progetto civico dell’ex sindaco Quarto, che dopo la prima vittoria, è riuscito ad ottenere la riconferma, questa volta sostenuto anche dal PD. Forza partitica che ad ottobre scorso ha causato la sua rovinosa caduta.

Dunque da quasi dieci anni il centrodestra è fuori dai centri amministrativi politici massafresi e per riaffermarsi a livello elettorale proprio ieri a Taranto tutti i raggruppamenti partitici conservatori con le segreterie provinciali e regionali hanno tenuto un incontro nella sede tarantina di Fratelli d’Italia, riproponendo la ferma volontà di presentarsi uniti al voto, come principale viatico per tornare a vincere.

Il fulcro del problema, per mantenere questa promessa più che altro a se stessi, è trovare l’accordo per il candidato sindaco. In questo senso possiamo dire che le circostanze degli ultimi mesi confermavano uno progressivo stallo con le “rotte partitiche” che si trovavano in alto mare. Le alternative sarebbero che si ponevano erano due: o stringersi attorno ad un nome che potesse uscire dalle segreterie, ma qua uno dei partiti era destinato a prevalere sugli altri ed in tal senso la lotta, se così si può definire, era principalmente tra Forza Italia e Fratelli d’Italia. Oppure giungere ad un patto su di un nome esterno preso dalla società civile. Sia per la prima che per la seconda alternativa si sono fatti tanti ma tanti nomi: si va dagli ex consiglieri comunali Raffaele Gentile, Giancarla Zaccaro, Saverio Ramunno, all’ex assessore Maurizio Ludovico, mentre come candidati esterni l’avv. Paola Donvito.

Ma il dettame scaturito dalla riunione di ieri è uno solo: evitare le divisioni al cento per cento e mantenere l’unità che però si dovrà trovare su un nome esterno. Dunque, il centrodestra massafrese avrà a disposizione ancora qualche giorno per decidere il candidato sindaco che sarà una figura professionale esterna ai partiti, presa dalla società civile da indicare senza il passaggio delle primarie. Su questo nome esterno c’è già un’ipotesi accreditata: è quella di Emanuele Fisicaro, già ufficiale della Guardia di Finanza dal ricco curriculum (è anche docente universitario di diritto bancario e tributario). Ma è solo un’ipotesi che per altro non è stata avanzata ufficialmente su nessun tavolo delle segreterie partitiche.

Comunque se nei prossimi giorni, tre o quattro al massimo, non si riuscirà a trovare questo nome esterno, interverranno le stesse segreterie per imporre questo nome. Allora il dado a breve sarà tratto e forse la campagna elettorale massafrese entrerà finalmente nel vivo.

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