Il capogruppo Pd in Consiglio comunale fa il punto sulla crisi del settore al centro quest’oggi della discussione in Consiglio comunale
“La molluschicoltura tarantina è oggi praticata prevalentemente da cooperative o ditte, spesso a conduzione individuale e/o familiare. Secondo i dati non aggiornatissimi, ma ufficiali, tra Mar Piccolo e Mar Grande, operano un totale di 37 imprese di molluschicoltura che impiegano circa 900 addetti, occupando una superficie concessa di circa 10 chilometri quadrati. Il caldo torrido dell’estate 2023 ha inferto un altro duro colpo alla mitilicoltura di Taranto. Ma non è questa, purtroppo, la prima crisi del settore. Da anni questo comparto è in sofferenza, eppure si tratta di un settore importantissimo per l’economia ionica, per l’immagine del territorio e per tutta la filiera della blue economy”. Inizia cosi la nota a firma del capogruppo Pd i Consiglio comunale Bianca Boshnjaku a poche ore dal consiglio monotematico sul tema al centro della discussione quest’oggi in sede consiliare.
“Oggi affrontiamo l’emergenza caldo, è giusto tenerne conto, ma questo settore merita da parte di tutti noi un’attenzione costante. – prosegue Boshnjaku – Già a fine luglio i mitilicoltori, attraverso le loro associazioni di categoria, avevano lanciato l’allarme: il caldo aveva compromesso quasi il 50% della produzione del 2023. Un danno ingentissimo in termini economici, un dramma per tante imprese, per tanti addetti, quindi per tante famiglie. A seguito di questa emergenza la Regione Puglia, sensibile all’allarme della categoria e raccogliendo le sollecitazioni delle forze politiche di maggioranza e opposizione, lo scorso 8 agosto ha attivato un bando regionale che assegna sostegni economici al settore produttivo della mitilicoltura. – aggiunge – E’ stata prevista una dotazione finanziaria di 300mila euro per le imprese di molluschicoltura, titolari di superfici in concessione per la coltivazione dei mitili. Si tratta di un importo maggiore rispetto a quello concesso lo scorso anno; ciò proprio in considerazione della particolare criticità del momento. I produttori, in sostanza, possono chiedere un contributo rinveniente dal Fondo di solidarietà per il settore della pesca e della mitilicoltura che la Regione Puglia ha messo a disposizione, per andare incontro alle difficoltà del settore. E’ sicuramente una prima e positiva risposta, per la quale ringraziamo l’assessore regionale Donato Pentassuglia, ma al tempo stesso non possiamo non manifestare il timore che non sarà sufficiente a lenire le sofferenze del comparto”.
“Forse dovremmo domandarci se sussistono i presupposti per chiedere al Governo la dichiarazione dello stato di emergenza, come ha fatto il governatore Zaia in Veneto, per la produzione di vongole distrutta dal granchio blu. – sottolinea ancora la consigliera – In ogni caso, quello verso cui forse tutti dovremmo dirigerci, è un dibattito che non sia solo un momento di confronto, sempre utile se condotto su basi costruttive, ma soprattutto un momento che segni l’avvio di un percorso che porta concretamente ad una nuova attenzione verso la mitilicoltura tarantina. Un’attenzione non più orientata a gestire l’emergenza, quindi le problematiche legate al caldo o alle questioni ambientali, ma un’attenzione che diventi costante e strutturale per un settore che a pieno titolo rientra nel programma di rigenerazione e rilancio economico, sociale e culturale dell’Amministrazione Melucci. Un tavolo permanente, una commissione specifica, la richiesta di incontri mirati. – conclude – Le strade percorribili sono diverse, la scelta è politica, e la nostra è quella di dimostrare concretamente e costantemente la dovuta attenzione alle legittime istanze dei mitilicoltori”.