martedì 22 Ottobre 24

Pd Taranto: “Autonomia differenziata è legge su imposizione della Lega”

“La secessione dei ricchi non la vogliamo. Noi, come Partito più votato al Sud, continueremo a batterci per evitare che le controriforme di questo Governo sfascino la Costituzione e spacchino ancora di più il Paese in due”

“L’autonomia differenziata è legge, su imposizione della Lega Nord. I meridionali, da oggi, sono cittadini di serie B per legge. Non è un caso che la Lega abbia esultato sventolando in aula le bandiere regionali del Nord. È un disegno di legge che darà la possibilità alle Regioni più ricche di trattenere le proprie risorse e chiedere l’autonomia nella gestione di servizi essenziali su materie fondamentali, come istruzione e sanità”. Lo affermano in una nota i componenti della segreteria provinciale del Pd Taranto.

“Chi vive nelle regioni ricche avrà sempre più servizi, a scapito di chi vive nelle regioni più povere del Paese. I sedicenti patrioti di Fratelli d’Italia si piegano alle imposizioni della Lega Nord e spaccano l’Italia in due. Anche la terra ionica sarà penalizzata. In tutto questo, non abbiamo sentito una sola parola contro questo scempio da parte del Sindaco e Presidente della Provincia di Taranto, che avrebbe dovuto dare battaglia a tutela della propria terra, ma nel centrodestra ha i suoi nuovi sostenitori e preferisce far finta di niente.

Tacciono tutti i Rappresentanti Istituzionali di Fratelli d’Italia, Lega Nord, Forza Italia e Svolta Liberale in questo territorio, a partire da quelli al Comune di Taranto. – Affermano – Stanno tutti eseguendo la consegna del silenzio arrivata dall’alto, anche a costo di giocare sulla pelle dei propri concittadini, svenduti come merce di scambio.

Intanto, è giusto che i cittadini sappiano nomi e cognomi dei parlamentari del nostro territorio che hanno votato a favore dell’autonomia e contro il Sud. Sono Dario Iaia e Giovanni Maiorano (Fratelli d’Italia), insieme a Vito De Palma (Forza Italia). Anche loro, da meridionali, hanno voltato le spalle ai cittadini del Sud, di fatto tradendoli.

La secessione dei ricchi non la vogliamo. – Concludono – Noi, come Partito più votato al Sud, continueremo a batterci, dentro i luoghi istituzionali e con iniziative pubbliche fuori dalle Istituzioni, per evitare che le controriforme di questo Governo (autonomia differenziata e premierato) sfascino la Costituzione e spacchino ancora di più il Paese in due”.

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