mercoledì 4 Dicembre 24

Presidenza del Consiglio, Castronovi “sorpassa” Abbate

Se dovesse passare la mozione di sfiducia contro Bitetti, l’esponente del Psi si candiderebbe per sostituirlo. Molti consiglieri di maggioranza sosterrebbero la sua candidatura, più di quelli che potrebbero votare alla fine per l’ex oppositore di Melucci. Che commedia assurda la politica tarantina

Più Castronovi che Abbate. Se la mozione di sfiducia a Bitetti dovesse passare, trovare i voti in Aula che al momento non ci sono, l’esponente del Psi parrebbe in vantaggio sull’ex oppositore di Melucci. Su colui che rilascia interviste ogni tre per due sui soliti, illeggibili, fogli di carta locale. Neanche fossimo al cospetto di un De Gasperi o di un Moro. L’inconsistenza partigiana di certo giornalismo è pari, se non superiore, all’inconsistenza della politica attuale. Dicevamo di Castronovi. Il suo profilo troverebbe il gradimento di diversi consiglieri di maggioranza che, di votare Abbate, non hanno alcuna voglia. Meglio il silenzio al chiasso sgraziato, la parola tolta a quella conferita. Esiste un limite a tutto, anche in una città come Taranto. Che, sull’assenza di limiti, sull’abominio del buon senso, ha edificato le proprie tare culturali e comportamentali.

Castronovi ha ricoperto in passato, nella scorsa legislatura, il ruolo di vicesindaco. E’ stretto collaboratore di Melucci da sempre. Persino quando le strade tra i due sembravano divergere, con interviste al vetriolo rilasciate a questo giornale dallo stesso esponente socialista, caustico sull’operato del primo cittadino, alla fine tutto è rientrato. Riassorbito come certe macchie trattate con la candeggina. Determinati amori (politici) sono granitici, resistono finanche all’usura del tempo. Castronovi nelle scorse settimane ha portato il suo piccolo partito, erede della tradizione craxiana, nell’arcipelago democristiano di “Io C’entro”. Roba da far rivoltare nelle loro tombe i padri nobili del riformismo nostrano. Ma, per Melucci, si fa questo ed altro. Adesso sia Melucci, però, a fare qualcosa. Nella riunione di maggioranza, convocata per domani pomeriggio, dia un’indicazione di voto precisa per la presidenza del Consiglio comunale. Più Castronovi che Abbate. Paolo ha già dato la propria disponibilità, si sacrificherebbe nel percepire un’indennità di diverse migliaia di euro al mese per la causa. Eroico. Eroici tutti. Che commedia assurda la politica tarantina.

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