“Simili decisioni ci portano a riflettere sul futuro di questa città, evidentemente ancora una volta condannata ad una economia legata a doppio nodo all’acciaio”
“Con un colpo di spugna il Governo elimina anche la sede della Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo da Taranto voluta dal Ministro Franceschini. Una scelta dell’ormai ex ministro Sangiuliano di cui non comprendiamo le ragioni e, alla luce della quale, esprimiamo grande preoccupazione per quella operazione di impoverimento del territorio jonico, che oggi vede sottrarre la centralità di altri importanti uffici”.
Lo dichiara il Segretario cittadino Pd Taranto, Giuseppe Tursi, parlando di una Soprintendenza che “è semplicemente naturale che abbia sede a Taranto per la competenza sul patrimonio subacqueo”.
È tanta la preoccupazione per l’esponente Pd, secondo cui “simili decisioni ci portano a riflettere sull’idea che il Governo Meloni ha del futuro di questa città, evidentemente ancora una volta condannata ad una economia legata a doppio nodo all’acciaio”. Solidarietà ovviamente ai lavoratori che vivono ore di incertezza per il loro futuro lavorativo, e speranza in un sussulto di responsabilità dell’esecutivo e del nuovo Ministro della Cultura.
“Il Pd di Taranto ritiene utile coinvolgere i vari attori interessati alla vicenda, oltreché ovviamente la città, in un dibattito pubblico che miri a informare su quanto sta accadendo, ma anche a stimolare il confronto sulle inclinazioni, sulle aspirazioni e sul futuro della città. – conclude Tursi – Taranto non può perdere la sua autonomia e accorpare questi uffici, che svolgono un ruolo centrale per il nostro patrimonio ma anche per le tante esigenze di cittadini e imprese, sotto il cappello della sede leccese. Il centrodestra, specie quello ionico, non si perda in inutili riunioni ma lavori per la città”.