“Sarò a Roma alle 15 e non alle 16, perchè mi rifiuto di mantenere separati i livelli di discussione, dividendo inspiegabilmente il Nord con il Sud, una divisione che fa pensare ad una vendita a pezzi dello stabilimento, privando Taranto di una importante quota di mercato verso gli utilizzatori del Nord e condannando gli stessi ad un approviggionamento incerto e di bassa qualità, sancendo così la fine di un polo siderurgico nazionale”. Riportiamo integralmente la nota
“Condivido pienamente la posizione dei sindacati nazionali metalmeccanici che in riferimento all’incontro di oggi al Mimit, convocato per discutere della drammatica situazione ex Ilva, hanno contestato il tavolo, chiedendo il ritiro del Piano presentato dal Governo nell’ultimo incontro e lo spostamento del confronto a Palazzo Chigi.
Avendo però sentito gli altri enti e autorità coinvolti, ho deciso di essere a Roma per dovere istituzionale. E sarò a Roma alle 15 e non alle 16, perchè mi rifiuto di mantenere separati i livelli di discussione, dividendo inspiegabilmente il Nord con il Sud, una divisione che fa pensare ad una vendita a pezzi dell’ex Ilva, privando Taranto di una importante quota di mercato verso gli utilizzatori del Nord e condannando gli stessi ad un approviggionamento incerto e di bassa qualità, sancendo così la fine di un polo siderurgico nazionale.”


