I sindacati mantengono alta l’attenzione mentre proseguono le trattative con l’Arabia Saudita per il rilancio della divisione in difficoltà
“Aerostrutture deve rimanere all’interno della One Company”. È questa la posizione ferma espressa ieri dalla Fiom-Cgil durante l’Osservatorio Strategico di Leonardo, alla presenza dell’amministratore delegato Roberto Cingolani, del condirettore generale Lorenzo Mariani e della direzione HR del gruppo.
Durante l’incontro, i vertici dell’azienda hanno confermato che si sta ancora lavorando a una soluzione per il rilancio della Divisione Aerostrutture, precisando che proseguono i colloqui con il PIF, il Fondo Sovrano dell’Arabia Saudita, ma che finora non è stata sottoscritta alcuna intesa né memorandum d’intesa.
Per quanto riguarda il piano industriale complessivo della One Company, l’azienda ha ribadito gli obiettivi già annunciati: accordi, joint venture e collaborazioni nei settori chiave come Spazio, Cyber ed Elettronica porteranno ulteriori investimenti e consolidamenti.
Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil, insieme ai coordinatori nazionali del Gruppo Leonardo Simone Marinelli e Maurizio Oreggia, hanno sottolineato come “gli ottimi risultati conseguiti dalla One Company, l’andamento generale dell’azienda e le prospettive future siano elementi che possono avviare un percorso di rilancio per la Divisione Aerostrutture”. I rappresentanti sindacali hanno giudicato positivamente il dialogo in corso con potenziali investitori, ma hanno fermamente respinto qualsiasi ipotesi di scorporo della Divisione.
“La diversificazione delle attività è la forza dell’azienda”, hanno dichiarato i rappresentanti Fiom, sottolineando che il rilancio può avvenire all’interno dell’organizzazione attuale. Hanno inoltre ribadito la necessità di preservare le missioni produttive, i livelli occupazionali e i siti produttivi, escludendo che un’eventuale intesa di tipo commerciale o industriale con un soggetto terzo possa portare alla fuoriuscita di produzioni.
L’Osservatorio sarà riconvocato appena ci saranno novità significative. La Fiom ha comunque avvertito che qualsiasi decisione dovrà essere anticipata e prevedere un confronto reale, minacciando iniziative sindacali a livello di Divisione o di Gruppo nel caso in cui l’azienda decidesse di agire unilateralmente.