Puglia Popolare si oppone al nuovo provvedimento regionale e chiede l’intervento del Parlamento. Criticità tecniche e inquinamento della falda acquifera al centro delle polemiche
È battaglia aperta a Manduria sull’ampliamento della discarica Manduriambiente in località “La Chianca”. Puglia Popolare, federato in Alleanza Civica per Manduria, ha preso posizione contro la recente determina dirigenziale n.179 del 18 aprile che autorizza l’espansione del sito, chiamando in causa le commissioni parlamentari Ambiente e Territorio.
Le criticità emerse durante l’audizione regionale del 13 maggio sono numerose e preoccupanti. I rapporti dell’Arpa Puglia hanno evidenziato l’inquinamento dei pozzi artesiani nell’area, mentre la Asl di Taranto ha espresso parere contrario a nuove autorizzazioni. “La discarica ha superato da tempo la capacità autorizzata”, denuncia il consigliere comunale Domenico Sammarco, sottolineando come la struttura violi le disposizioni del Piano Regionale dei Rifiuti che ne prevede la chiusura definitiva.
Le problematiche non si limitano solo agli aspetti tecnici: persistenti molestie olfattive e contaminazione della falda acquifera hanno già portato a ordinanze sindacali che vietano l’emungimento dell’acqua nelle zone limitrofe. “Non è più tempo di compromessi – afferma Rossella Moscogiuri, Responsabile del Comparto Sanità Territoriale – la salute dei cittadini e la tutela ambientale devono avere la priorità assoluta”.
Il movimento politico, richiamando il principio di precauzione previsto dalla normativa europea e nazionale, chiede la revoca o almeno la sospensione immediata del provvedimento autorizzativo e annuncia una costante vigilanza per garantire la chiusura definitiva del sito, escludendo qualsiasi possibilità di ampliamento o riapertura.