“Ci costituiremo parte civile anche nel nuovo processo a Potenza, in nome del popolo inquinato di Taranto”
“A seguito della pronuncia odierna della Corte di Assise d’Appello di Taranto, la sentenza emessa il 31 maggio 2021 a carico di Riva e altri è stata annullata”. Questo è quanto afferma Legambiente Taranto in una nota ufficiale.
La Corte ha accolto le eccezioni di incompetenza territoriale sollevate dai difensori degli imputati, stabilendo così il trasferimento del procedimento alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Potenza. Di conseguenza, il procedimento penale ripartirà dalla fase embrionale a Potenza. Le motivazioni dettagliate della sentenza saranno pubblicate tra 15 giorni.
“È una decisione sconvolgente, è stata compiuta un’ingiustizia – dichiarano Stefano Ciafani, Daniela Salzedo e Lunetta Franco, rispettivamente presidenti nazionale, regionale e tarantino di Legambiente – Sebbene sia necessario esaminare le motivazioni della sentenza, il fatto che si ricomincerà tutto da capo è allarmante. Molti reati sono già prescritti e altri lo saranno durante il nuovo processo, con la conseguente incognita su quando si arriverà a una sentenza definitiva”.
Ma la gravità di ciò che è avvenuto a Taranto non è messa in discussione dalla sentenza di oggi che riguarda solo aspetti procedurali. “Legambiente si costituirà con i suoi legali Eligio Curci e Fulvio Saracino quale parte civile anche nel nuovo processo a Potenza, in nome del popolo inquinato di Taranto”, conclude Legambiente.