Il sindacato contesta l’annuncio del piano di reclutamento e chiede chiarimenti al commissario straordinario
È polemica a Taranto sul piano assunzioni annunciato dall’amministrazione comunale. L’Usb Pubblico Impiego ha sollevato forti perplessità sulla possibilità di procedere con una massiccia campagna di reclutamento in assenza del preventivo assestamento di bilancio. La controversia nasce dalle recenti dichiarazioni di un dirigente sindacale, riprese dalla stampa locale, secondo cui il Comune si appresterebbe a modificare il Piano Triennale del Fabbisogno per assumere tra le 100 e le 120 unità di personale.
“Ci risulta incomprensibile come l’ente possa avviare questo programma occupazionale senza aver prima adempiuto agli obblighi di assestamento generale del bilancio previsti dal Testo Unico degli Enti Locali”, sottolinea l’Usb in una nota. Il termine per tale adempimento è stato differito al 31 luglio 2025 da un decreto del Ministero dell’Interno dello scorso anno.
Il sindacato chiede chiarimenti al commissario straordinario, esprimendo preoccupazione per le “vane speranze” alimentate tra i disoccupati e gli idonei non vincitori delle graduatorie concorsuali, in particolare quelle della Polizia Locale e delle educatrici degli asili comunali.
“Come Usb prendiamo le distanze da questo modello sindacale”, affermano i rappresentanti dell’organizzazione, che hanno già inoltrato una richiesta formale di chiarimenti all’amministrazione comunale. La vicenda coinvolge migliaia di aspiranti dipendenti pubblici che attendono risposte concrete sulla reale fattibilità del piano assunzionale.