“Le Asl e la Regione Puglia devono intervenire attrezzando tutte le postazioni sanitarie del territorio anche di notte”
“Sono mesi che il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro è di particolare evidenza pubblica, per le continue morti che si registrano, ad esempio, nel settore dell’Agricoltura, specie in questa stagione estiva a causa di temperature tra le più alte registrate negli ultimi decenni”.
Lo dichiara il Segretario Generale Cisl Taranto Brindisi, Gianfranco Solazzo, ricordando che l’indagine sul lavoratore di origine indiana trovato morto nelle campagne di Laterza è ancora aperta.
Il sindacalista cita anche le aggressioni ai Poliziotti penitenziari “che operano in condizioni pressoché estreme nella gran parte delle Case circondariali italiane”. Una condizione a cui si aggiunge “l’emergenza delle aggressioni a medici, infermieri, operatrici e operatori dei Pronto soccorso e del Servizio 118”.
Lavoratori già messi alla prova da un Sistema sanitario pubblico carente in termini di programmazione e risorse umane. “Ecco la logica dei costi che si scaricano direttamente, non solo sui servizi sanitari e sociosanitari, ma anche su chi è in prima linea con spirito di abnegazione e responsabilità”, ha affermato Solazzo.
“Quanto accaduto nei giorni scorsi a Maruggio, alla Dottoressa della continuità assistenziale, cui manifestiamo come Cisl solidarietà e vicinanza, è il risultato oggettivo di una irresponsabilità attribuibile a quella visione di Sanità pubblica, trasversalmente incurante della salute e sicurezza del proprio personale dipendente.
Probabilmente, qualche spreco in meno potrebbe assicurare maggiore sicurezza da parte del medesimo servizio di vigilanza già attivo presso Ospedali e Uffici Asl”, propone il segretario della Cisl.
“Va bene la solidarietà espressa a posteriori, ma se concretamente si intende dimostrare interesse per la sicurezza e la salute di queste persone, le Asl e la Regione Puglia, devono intervenire attrezzando tutte le postazioni sanitarie del territorio anche di notte, con servizi di vigilanza a fini di deterrenza all’inciviltà di chi ritiene normale fare violenza ed aggredire personale che svolge pubblico servizio”.
“Occorrono segnali concreti, nel settore della sanità pubblica e non solo, perché abbia senso davvero parlare di sicurezza in tutti i luoghi di lavoro nel nostro Paese”, ha concluso Solazzo, ribadendo l’importanza di implementare e consolidare una cultura della sicurezza.