Intervista esclusiva al presidente del sodalizio rossoblù, Massimo Giove. “Con Capuano non ci sono mai stati problemi. La nostra è una delle tifoserie più passionali d’Italia. Il calcio, a queste latitudini, travalica il mero dato tecnico; diviene una dimensione dell’anima”
Presidente Giove, tutto bene alla fine con Capuano?
“Ezio ha un contratto con il Taranto per i prossimi due anni. Era, e resta, il nostro allenatore. Non ci sono mai stati dubbi a tal proposito”.
E’ passato circa un mese dalla sfortunata partita di Vicenza. Un arco di tempo dilatato per giurasi nuovamente amore, e dare seguito agli impegni contrattuali, non ritiene?
“Capuano è parte integrante di questa piazza, considera il rosso e il blu i colori della passione calcistica. Di una fede sportiva che travalica il mero dato tecnico. Tra noi non ci sono mai stati problemi. Abbiamo uno degli allenatori più preparati della categoria; e ce lo teniamo stretto”.
Che Taranto sarà quello della prossima stagione?
Un Taranto ambizioso, vincente. Un Taranto giovane e consapevole dei propri mezzi. L’obiettivo è quello di migliorarci”.
Fare meglio di un piazzamento play-off significa traguardare direttamente la promozione in B.
“Non ci poniamo limiti, non possiamo farlo con una delle tifoserie più calde e numerose d’Italia. Qui il calcio è una dimensione dell’anima. E’ società, cultura, economia messe assieme. E’ sacro e profano in egual misura. Assieme al pallone rotola, s’insegue l’identità collettiva di un’intera comunità. Spiace che qualcuno, di tanto in tanto, smarrisca questo concetto”.
Ci saranno novità nell’organigramma tecnico? Si è parlato nei giorni scorsi della nomina di un direttore sportivo.
“In settima terrò una conferenza stampa, in quella occasione illustrerò il progetto sportivo nella sua interezza alla città”.
Il Taranto giocherà allo Iacovone anche il prossimo anno?
“Nella maniera più assoluta. E’ stato il ministro dello Sport Abodi, e non il presidente Giove, a riferirlo nel corso della sua ultima visita in città. Le ambizioni future del Taranto, la possibilità che si giochi nel nostro stadio, viaggiano in parallelo. Sono le due facce di una stessa medaglia”.


