La Puglia seconda, dietro la Campania
I dati emersi dal report non sono incoraggianti: aumentati del +14,4% rispetto al 2023% i reati contro l’ ambiente che superano la soglia dei 40 mila. Preoccupa la provincia di Bat con oltre 260 mila tonnellate di rifiuti sequestrati, accertando così la presenza di una piaga, quella del traffico illecito di rifiuti verso tutta la Puglia e in particolare anche nella provincia del nord barese che nel 2024 registra addirittura un incremento del 73,8%.
“Il mercato criminale dei rifiuti – afferma Enrico Fontana ( Direzione Nazionale Legambiente – Referente Ecomafie) è in crescita nel nostro paese. In due anni i reati sono cresciuti dell’ 86%. Dietro ci sono attività economiche che lucrano profitti illeciti scaricando sulla salute dei cittadini e sull’ ambiente i costi dei loro profitti”.
Le ecoballe vengono occultate nelle cave dismesse per poi appiccare il fuoco. Basti pensare al caso della cava di Minervino Murge resa maxi discarica abusiva di rifiuti dalla Campania nell’ ottobre del 2024.
” L’ abbandono di rifiuti, le discariche abusive -continua Fontana- sono diventate finalmente delitti. Fino all’ agosto scorso erano reati contravvenzionali,meno gravi del furto di una mela. I criminali fanno un’ analisi costi- benefici molto veloce. ‘Quanto ci guadagno e quanto rischio? Guadagno molto, non rischio nulla’.
I flussi ci raccontano di rifiuti che arrivano dalla Campania anche se la Puglia è stata interessata da inchieste che riguardano altre procure come quella di Campobasso o Ancona…”
Tra i temi trattati nel report, anche gli interessi dei gruppi criminali legati all’ agricoltura,alle frodi e alle contraffazioni sulle importazioni, allo smaltimento del cemento,crimini contro animali, incendi boschivi e furti di beni culturali
” La Puglia occupa da qualche anno – dichiara- la presidente di Legambiente Puglia Daniela Salzedo – i primi posti per ecomafie nelle classifiche nazionali,questo non ci fa onore. L’ unico modo che abbiamo per combattere è continuare a parlarne, fare gruppo, creare una rete di associazioni, istituzioni, cittadini, forze dell’ordine”