Prosegue lo sciopero. Cefaliello e Palmisano nella nota stampa spiegano che dopo diversi tentativi di interlocuzioni non si è arrivati a una soluzione concreta con la dirigenza Eni per l’emergenza autotrasporto
Dopo diversi tentativi di interlocuzione e un incontro informale con la dirigenza Eni, comunicano Federico Cefaliello e Emanuele Palmisano di Usb Taranto nella nota stampa, non si è arrivati a una “formale e concreta presa di coscienza del problema” riguardante l’autotrasporto.
Cefaliello e Palmisano scrivono che non possono più ignorare “i disagi riscontrati” anche sabato scorso e nonostante abbiano richiesto al management di essere ricevuti, non hanno neanche ricevuto riscontro. Motivo per cui Usb proseguirà con lo sciopero, avviato lo scorso giovedì: “Alla base della manifestazione e del malcontento, una situazione che gli autotrasportatori dei prodotti petroliferi lamentano da tempo, e dunque l’attesa, che può arrivare finanche a 4/5 ore, perché vengano concluse tutte le pratiche previste e si proceda al carico, e quindi alla ripartenza”.


