Sindaco Pichierri: “La struttura rappresenta un pericolo reale e immediato, poiché gli interventi di messa in sicurezza non sono mai stati completati, esponendo i residenti a contaminazioni dell’aria e del suolo e minacciando l’ecosistema”
Nella seduta di Venerdì 8 novembre 2024 il Consiglio Comunale di Sava ha approvato all’unanimità la proposta presentata dai gruppi consiliari “Fratelli d’Italia”, “Progetto Comune” e “Puglia Domani” per opporsi alla riattivazione della ex discarica Vergine in località Palombara, isola amministrativa del comune di Taranto, a due passi dai centri abitati di Lizzano e Fragagnano e da territori agricoli di pregio come i vigneti del Primitivo di Manduria DOP.
“Il Consiglio Comunale – dichiara il sindaco Gaetano Pichierri – ha dimostrato coesione e sensibilità, riconoscendo la gravità dei rischi legati alla possibile riapertura della discarica: la struttura rappresenta un pericolo reale e immediato, poiché gli interventi di messa in sicurezza non sono mai stati completati, esponendo i residenti a contaminazioni dell’aria e del suolo e minacciando l’ecosistema. La decisione unanime di questa sera, e quella espressa giovedì sera dall’Unione dei 9 comuni del Montedoro rappresentano un segnale chiaro e deciso per le istituzioni che hanno competenza a rilasciare il PAUR (Permesso Autorizzatorio Unico Regionale)”.
La delibera, che fa proprie le numerose motivazioni tecniche addotte da Legambiente Fragagnano e Ets-Odv Attiva Lizzano, richiama anche articoli fondamentali della Costituzione Italiana, quali l’articolo 9, che tutela l’ambiente e la biodiversità, e l’articolo 32, che riconosce la salute come diritto fondamentale, affermando che la riattivazione della discarica violerebbe chiaramente questi principi costituzionali. – Si legge nella nota – Il Consiglio ha infatti evidenziato che la discarica, se riaperta, permetterebbe l’arrivo di oltre un milione di tonnellate di rifiuti non pericolosi, accumulando così un carico ambientale insostenibile per il territorio.
Tra i motivi addotti anche un recente episodio che ha visto un operatore dell’Arpa Puglia colpito da un malore durante un controllo presso la discarica a causa dei miasmi. I gruppi consiliari hanno infine ribadito il loro impegno a non abbassare la guardia e a difendere il territorio da qualsiasi tentativo di sfruttamento ambientale; sul tema, infatti, è la seconda volta che il Consiglio si esprime (la prima volta a luglio 2023 contro la richiesta di AIA presentata dalla stessa Lutum).