giovedì 1 Maggio 25

Ex Ilva, chiusura collettiva dal 26 aprile al 5 maggio: non era mai accaduto

Proteste dei sindacati, Acciaierie d’Italia in as ha dichiarato che l’adesione da parte dei lavoratori avverrà su base volontaria. Al momento la fabbrica viaggiando ad un ritmo produttivo bassissimo e l’attività – per mancanza di materie prime e di liquidita’ – è molto scarsa


Dal 26 aprile al 5 maggio in Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria (l’ex Ilva di Taranto) scattera’ una chiusura collettiva.

I dipendenti potranno andare in ferie, utilizzando le loro disponibilità (ma sarà una scelta personale e volontaria) ed effettuare cosi’ un lungo ponte che, sfruttando il calendario, parte dalla festa
della Liberazione e va oltre la festa del Lavoro.

È una novita’ assoluta in oltre 60 anni di storia del siderurgico. Lo stop feriale riguardera’ sia gli addetti alle funzioni di staff che quelli della produzione, escluse le figure e le mansioni strettamente necessarie.

In quei giorni il siderurgico avrà quindi un organico ai minimi termini come mai e’ accaduto sinora, se si esclude il periodo Covid quando gli ingressi erano
contingentati.

Stavolta la novita’ risiede nel fatto che mai
sono stati dati cosi’ tanti giorni e nell’aver coinvolto anche coloro che sono in produzione, mentre sinora tale misura è stata applicata solo a impiegati e staff.

Il tutto ha una motivazione nel fatto che Acciaierie sta attualmente viaggiando ad un ritmo produttivo bassissimo e che l’attivita’ – per mancanza di materie prime e di liquidita’ – è molto scarsa.

È in funzione un solo altoforno su 3 e peraltro ad un passo ridotto rispetto alle sue potenzialità.

Inoltre è in corso la cassa integrazione per un numero massimo di 2.500 dipendenti su 8.200 di organico a Taranto.

L’iniziativa dell’azienda ha messo
oggi in allarme sindacati e lavoratori, preoccupati dei
contraccolpi, del fatto che una fermata del genere costituiva un’ennesima conferma dello stato fortemente critico in cui versa l’azienda e della possibilita’ che, accanto alle ferie, si
usasse anche la cassa integrazione.

È così partita una lettera della Uilm diretta al commissario Quaranta, al direttore generale del personale, Picucci, e ai responsabili del personale
e delle relazioni industriali per il sito di Taranto, Varruzza e Lonoce.

La Uilm, con i suoi delegati e il coordinatore di
fabbrica, ha chiesto chiarezza “in merito alle voci circolanti nelle ultime ore all’interno della fabbrica riguardo eventuali chiusure collettive di impianti dal 25 aprile al 5 maggio”, tenuto conto che non era stato programmato alcun “incontro con le organizzazioni sindacali volto a coniugare le eventuali esigenze aziendali con quelle dei lavoratori. Nel caso in cui
tali azioni fossero confermate – ha detto la Uilm -,
rappresenterebbero la totale continuita’ rispetto alla gestione disastrosa precedente. Siamo ancora convinti che l’avvio della gestione commissariale debba rappresentare un cambio di passo nella direzione della tutela dei diritti e della dignita’ dei lavoratori. Dignita’ calpestata per anni”.

“E comunque, è stato sttolineato, “resta inteso di questo tipo verranno sempre condannate e contestate”. Dopo la protesta sindacale,
Acciaierie in amministrazione straordinaria e’ intervenuta e pur confermando le ferie in tutta la fabbrica per un periodo cosi’ ampio e mai dato in passato, ha evidenziato che il tutto presuppone l’adesione volontaria dei lavoratori. Al riguardo la
Uilm ha quindi comunicato che la chiusura collettiva avverra’ “esclusivamente su base volontaria. Cio’ significa che i dipendenti avranno la possibilita’ di partecipare in base alla propria volonta’. Durante questo periodo sara’ consentito
consumare le ferie. I reparti interessati saranno informati direttamente dai preposti per fornire ulteriori dettagli e chiarimenti in merito alla procedura da seguire per aderire alla chiusura collettiva volontaria e per l’utilizzo delle ferie”.
Intervenuta anche la Fim Cisl, per la quale “i lavoratori che prestano la propria attivita’ sugli impianti, possono usufruire delle ferie residue in maniera volontaria tenendo conto delle esigenze tecniche-organizzative. Per l’area staff, verranno effettuati negli stessi giorni alcuni presidi. Nelle prossime ore l’azienda inviera’ comunicazione a tutti i dipendenti sul
portale”.

AGI

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