Il sindacato dei metalmeccanici critica la gestione del governo e sollecita un incontro per garantire occupazione e sostenibilità ambientale
La questione ex Ilva torna al centro del dibattito con una forte presa di posizione della Fiom Cgil, che chiede di spostare il confronto dalle pagine dei giornali ai tavoli istituzionali. Il sindacato dei metalmeccanici interviene mentre si attendono le offerte per l’acquisizione degli stabilimenti di Acciaierie d’Italia.
“Non è accettabile che decisioni di tale portata vengano comunicate attraverso la stampa”, afferma il sindacato, criticando apertamente il metodo seguito dal governo nella gestione della vicenda. La Fiom sollecita l’apertura di un confronto diretto a Palazzo Chigi, che coinvolga tutte le parti interessate: istituzioni, sindacati e azienda.
Sul tavolo ci sono questioni fondamentali per il futuro del polo siderurgico. La Fiom Cgil ribadisce i punti irrinunciabili: la partecipazione dello Stato nel capitale dell’azienda, la salvaguardia dei livelli occupazionali e un piano di investimenti che garantisca sia l’operatività degli impianti sia la transizione ecologica. Particolare enfasi viene posta sugli aspetti ambientali e di sicurezza, temi storicamente sensibili per lo stabilimento di Taranto. Il sindacato sottolinea come gli investimenti debbano essere finalizzati non solo alla produzione, ma anche alla tutela della salute dei lavoratori e dell’ambiente.