L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale ha assicurato: “Non ci sono situazioni al momento che possano in questa fase compromettere l’esistenza dello stabilimento siderurgico tarantino”
Si è svolta quest’oggi audizione di Ispra presso la Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari.
Per ciò che concerne il siderurgico tarantino, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale ha ricordato di aver partecipato a settembre, insieme al ministero soggetto attuatore, a una audizione con la Commissione europea, “nella quale è stato confermato l’adempimento al piano ambientale previsto dal Dpcm del settembre 2017 scaduto nel 2023”.
Dall’audizione odierna, inoltre, sarebbe emerso che ci sono state “imponenti opere di adeguamento” e che “il sito è costantemente monitorato”.
Ispra ha sottolineato che, “in virtù della valenza strategica a livello nazionale dell’impianto tarantino, che si configura come uno dei più complessi sul territorio europeo” lo stesso ha bisogno di “un’attenzione continua”, motivo per cui l’Istituto ribadisce il proprio impegno a “segnalare ogni inadempimento al ministero o all’autorità giudiziaria”.
L’Ispra ha anche assicurato che “non ci sono situazioni al momento che possano in questa fase compromettere l’esistenza dello stabilimento. C’e’ uno studio sul benzene che è in corso di approfondimento. Certamente una sorgente del benzene è all’interno del ciclo produttivo, pero’ tutto viene gestito per il massimo contenimento e abbattimento”.
AGI