“Necessario che non solo partecipi alla nuova società che gestirà l’acciaieria, ma che garantisca anche una presenza costante e un monitoraggio attento delle eventuali irregolarità”
“Insistiamo con forza e decisione sulla necessità che lo Stato non solo partecipi alla nuova società che gestirà l’acciaieria, ma che garantisca anche una presenza costante e un monitoraggio attento delle eventuali irregolarità. Questa attività di monitoraggio concreta è indispensabile per evitare quanto accaduto in passato con ArcelorMittal che ha potuto agire indisturbata, in violazione di accordi e norme, proprio a causa di uno Stato pressoché assente”. Così Francesco Rizzo e Sasha Colautti, dell’Esecutivo Confederale Usb.
“La presenza di un socio pubblico deve fungere da regista delle operazioni e integrare l’attività dello stabilimento nelle politiche industriali nazionali. È essenziale che il Governo prevenga il rischio di “spezzatino” dei lavoratori. Attendiamo nuove convocazioni dal Governo e dai commissari per discutere questioni cruciali per i lavoratori di Adi, Ilva in As e appalto, che hanno subito le conseguenze degli errori nella vicenda Ilva.
Esprimiamo anche preoccupazione per la situazione di Ilva in Amministrazione Straordinaria, la cui dirigenza è stata fortemente ridotta. Dopo il distacco dell’ingegnere Quaranta, altri dirigenti, come Rosario Fazio, hanno lasciato, causando la perdita di un prezioso patrimonio di esperienza. Le organizzazioni sindacali non hanno ancora avuto l’opportunità di incontrare i commissari insediati sette mesi fa. Ribadiamo che i lavoratori di Ilva in As hanno la stessa dignità degli altri, rappresentando un bacino unico di lavoratori”, conclude l’Usb Taranto.