“È il mandato che abbiamo ricevuto. Un percorso non privo di difficoltà che possono anche ripercuotersi sui lavoratori, senza però mai perdere di vista la prospettiva della normalizzazione”
“Spiace constatare che l’unica modalità di esercizio delle proprie prerogative, per qualche consigliere comunale, sia quella di alimentare tensioni tra i dipendenti di Kyma Ambiente, invece di lavorare a suggerimenti che possano aiutare l’azienda a proseguire il suo percorso di risanamento”. Così in una nota il Presidente di Kyma Ambiente Giampiero Mancarelli.
“Percorso che il management, così inviso a qualcuno, ha intrapreso da tempo definendo proprio con PreviAmbiente un piano di rientro della massa debitoria esistente, operando inoltre puntualmente a favore dei dipendenti posti in quiescenza, coprendo gli arretrati di loro competenza per consentire l’incasso senza difficoltà delle quote integrative di pensione. – Sottolinea – Con riferimento a quest’ultima circostanza, per altro, giova rilevare come la giurisprudenza abbia stabilito che il mancato versamento nei tempi previsti non arrechi danni ai beneficiari, seppur poi recuperato come sta facendo Kyma Ambiente.
Per quanto riguarda Fasda, invece, i problemi sollevati non si pongono: abbiamo recuperato le quote del 2023 e siamo in regola per il 2024. Così come appare destituita di ogni fondamento l’ipotesi di una sospensione delle prestazioni sanitarie garantite da questo fondo, che continuano a essere erogate.
Continueremo nell’opera di risanamento dell’azienda, perché è il mandato che abbiamo ricevuto: un mandato non facile e non privo di difficoltà, che possono anche ripercuotersi sui lavoratori, senza però mai perdere di vista la prospettiva della normalizzazione. – Conclude Mancarelli – E senza imbarazzo, soprattutto, sentimento cui è più avvezzo chi, senza competenze e soluzioni, ostenta presunzione”.